Dopo il pari di Bologna i tifosi danno fiducia all’Udinese: «Serve tempo, i nuovi acquisti cresceranno»

Allo stadio Dall’Ara la prestazione della squadra non è stata buona ma i sostenitori bianconeri pensano positivo

Massimo Meroi
Il colpo d’occhio dello spicchio di stadio tutto friulano al Renato Dall’Ara di Bologna (foto Petrussi)
Il colpo d’occhio dello spicchio di stadio tutto friulano al Renato Dall’Ara di Bologna (foto Petrussi)

UDINE. Il domandone di questi giorni è: bisogna preoccuparsi per l’Udinese vista a Bologna (onestamente poco diversa da quella dello scorso anno) o non si può pretendere che un allenatore trasformi una papera in un cigno nel giro di un mese? Abbiamo rivolto il quesito ai tifosi bianconeri e la maggioranza vota per la seconda ipotesi.

Piano con le critiche, diamo tempo anche perché al Dall’Ara per un motivo o per un altro non c’era nessun acquisto in campo dal primo minuto. Semmai la preoccupazione è un’altra: conclamata la pochezza degli esterni, non è che sia il caso di intervenire sul mercato in quel reparto?

Paolo Rinaldi parte facendo i nomi: «Sanchez, Bravo, Ekkelenkamp e Karlstrom sono quattro elementi da far giocare dall’inizio e dico di più: fuori Ehizibue e Lovric a tutta fascia. Non è un esterno di ruolo, ma sicuramente meglio di Ehizibue».

Questa, quindi, la prima indicazione: dare una svolta anche dal punto di vista mentale: «A Bologna si è vista una squadra con un atteggiamento sbagliato, retaggio di quello che è accaduto lo scorso anno – aggiunge Rinaldi –, se il Bologna avesse avuto Zirkzee avrebbe chiuso il primo tempo sul 3-0. Diamo tempo a Runjaic sperando che il mercato non ci porti via qualche difensore».

Ha visto qualcosa di diverso rispetto allo scorso anno Lorenzo Furlano del Club Arthur Zico di Orsaria: «Io un po’ di carattere l’ho visto: lo scorso anno cominciavamo bene le partite e le finivamo male, a Bologna è successo il contrario. Sono il primo a dire che c’è tanto da lavorare, mi auguro che qualcosina sugli esterni la società faccia. E poi confido in Sanchez, un esempio di professionalità e serietà, uno al quale i compagni di squadra non possono rispondere di no».

Cauto ottimismo anche da parte di Stefano Fioretti del Club di Terzo d’Aquileia: «Avendo una freccia come Sanchez nella faretra aspetterei a sbilanciarmi. E poi farei molto affidamento sugli acquisti “nordici”, mi riferisco a Ekkelnkamp e Karlstrom, per quanto riguarda i giovani saprà l’allenatore quando sarà il momento di gettarli nella mischia. Altri interventi sul mercato? Sicuramente sulle fasce. Kamara a sinistra qualcosa garantisce, il problema è soprattutto dall’altra parte con Ehizibue ed Ebosele. Eravamo abituati bene con Molina e Udogie».

Anche Candido Odorico accorda fiducia all’Udinese. «Non sono preoccupato, ma nemmeno tranquillo, diciamo che sto a metà strada. Ci sono molti giocatori da inserire e quindi ci vuole un po’ di tempo. Abbiamo giudicato abbastanza soddisfacente il mercato, diamo tempo all’allenatore di inserire i pezzi nuovi in attesa che arrivi qualcuno sulle fasce. Quando a suo tempo abbiamo parlato con la società ci è stato detto che stavano lavorando per rinforzare anche le corsie esterne».

Odorico punta molto su Ekkelenhamp e Karlstrom: «Credo che siano qualcosa di più di una semplice alternativa a chi ha giocato domenica a Bologna».

Chiude con un ammonimento: «Rispetto allo scorso anno il livello delle squadre della colonna di destra della classifica si è alzato quindi bisogna fare le cose per bene».

Renata Rossi, presidente del club di Spilimbergo dice: «È presto per preoccuparsi, i primi 15’ non mi sono dispiaciuti. Abbiamo pareggiato grazie a un grande Okoye, ma il portiere fa parte della squadra. In ogni caso bisogna sistemare i meccanismi in mezzo al campo e trovare due laterali all’altezza. Per dare un giudizio attendibile bisogna aspettare qualche partita».

Meno ottimista Tita Pittini: «La squadra per ora è la stessa di un anno fa, secondo me dopo oltre un mese di lavoro si dovrebbe intravvedere un po’ la nuova identità. Il problema degli esterni rimane e Sanchez può dare qualcosa ma non essere la risoluzione di tutti i problemi».

Il più critico è Marzio Paggiaro: «Thauvin dorme, gli esterni dovrebbero andare in tribuna, Lucca è presuntuoso ma i giocatori sono quello che sono e la responsabile è la società che ha fatto un altro mercato fallimentare».

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