Don Corazza lascia: «Grazie alla comunità che mi ha arricchito»

Ha dato l’addio dopo nove anni a San Zenone e a Villotta «Prete vulcanico? Ho fatto tanto, ma mi sembra normale»
Donatella Schettini

aviano

Domenica la comunità parrocchiale di San Zenone saluterà don Gianfranco Corazza, che lascia dove 9 anni. Un addio anche a quella di Villotta di Aviano, da cui si congederà la settimana successiva.

Don Gianfranco Corazza arrivato a Aviano nel 2012, al posto di don Lorenzo Barro che era stato chiamato a dirigere il seminario diocesano. Si è subito inserito subito bene nella comunità avianese e, nove anni dopo, tira le somme della sua esperienza pastorale in paese.

«Vado via con un bilancio positivo – afferma alla vigilia del congedo – perché in questi anni abbiamo cercato di fare comunità». Un’attività che l’allora nuovo parroco ha cominciato proprio partendo alla comunità: «Abbiamo cercato di allargare il giro delle persone disponibili a collaborare con la parrocchia». Obiettivo che è stato raggiunto sia a San Zenone, dove il gruppo di volontari si è ampliato, sia alla parrocchia di Villotta con forze nuove che hanno portato a riproporre la celebrazione dei sacramenti anche nella piccola comunità parrocchiale.

Don Gianfranco, o don Franco come è conosciuto, precisa però «che l’impegno non è stato solo per le cose materiali che abbiamo fatto tutti insieme, che sono tante, ma anche per il cammino di fede e di comunità che abbiamo percorso in questi nove anni e che è stato molto importante. Al termine del mandato l’importante è il cammino che ha fatto la comunità».

Vulcanico, sempre con iniziative nuove don Gianfranco ricorda che «sono stati anni di corse veloci. Mi dicono che sono un vulcano, ma a me sembra un passo normale per un sacerdote».

Il bilancio di questi anni segna diverse opere “materiali” che hanno arricchito la comunità: il “Palapleif” in oratorio, il capannone realizzato alcuni anni fa per iniziative non solo parrocchiali, e che si è dimostrato utile nel periodo della pandemia. Così come lo è stato quello di Villotta, servito anche per la celebrazione eucaristica viste le dimensioni esigue della chiesa.

Don Corazza ha riportato in duomo dalla piccola cappella dove era stato relegato l’antico battistero di Padre Marco d’Aviano, oltre ad avere realizzato una serie di interventi migliorativi della chiesa, tra cui l’impianto sonoro. Anche alla chiesa di Villotta sono stati realizzati numerosi interventi di manutenzione e sistemazione.

Accanto a questo però c’è la vita della comunità con il gruppi parrocchiali, le numerose attività della Caritas, i campi estivi, e i centri estivi, che quest’anno hanno accolto 300 bambini con il coinvolgimento di 40 giovani animatori.

La comunità lo saluterà domenica 29 nella messa delle 11 e domenica 5 a Villotta, sempre alle 11. È stato destinato alla Casa della Madonna Pellegrina. Lo sostituirà don Davide Corba, il cui ingresso in parrocchia è previsto per settembre. —



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