Domenica festa dei carristi con arrivi da tutta Italia
Attesi oltre 600 soci con le loro famiglie a 90 anni dalla costituzione del corpo A fare da prologo venerdì ci sarà l’alzabandiera, sabato convegno e concerto
Il primo ottobre 1927 si costituiva a Roma il Reggimento carri armati del Regio esercito. Novant’anni dopo, il primo ottobre 2017, i carristi e i reduci dell’Associazione nazionale carristi d’Italia sfileranno per le vie di Pordenone, la città dove ha sede la 132ª brigata corazzata Ariete che raccoglie le tradizioni della specialità dell’esercito italiano. È il 24° raduno nazionale quello che è stato illustrato ieri a Villa Ottoboni dal generale di divisione Andrea Caso e dal generale di brigata Luigi Guglielmo, del comitato organizzatore, che farà arrivare in città più di 600 soci con le rispettive famiglie.
Un programma intenso di avvenimenti, che si aprirà con l’inaugurazione della mostra di modellismo militare “Dal Fiat 2000 al carro Ariete”, curata dall’appassionato Aldo Vignocchi. Sono un’ottantina dei mezzi più significativi degli ultimi 100 anni, impreziositi dalla presenza del Fiat 2000 “Quarello”, di cui gli appassionati stanno progettando la ricostruzione di un esemplare ex novo. Venerdì ci sarà invece la cerimonia dell’alzabandiera in piazzale Ellero, alla presenza delle autorità civili e militari. Sabato si entrerà nel vivo della manifestazione con la conferenza delle 10 nella sala consiliare della Provincia dove i giornalisti Toni Capuozzo e Fausto Biloslavo e il peacekeeper Andrea Angeli parleranno delle “Trasformazioni più significative avvenute negli ultimi anni all’interno dell’esercito”. Interverrà per le conclusioni anche un ufficiale dello Stato maggiore della difesa. Alle 18 ci sarà invece il concerto dell’evento nell’auditorium Concordia, con la partecipazione della fanfara dell’11° reggimento di Orcenico che suonerà inni bersagliereschi, cui seguiranno arie d’opera dei tre tenori del coro del teatro Alla Scala di Milano accompagnati dall’orchestra Naonis di Pordenone.
Si arriva dunque alla giornata clou di domenica con la messa alle 8 nella chiesa di San Giorgio officiata dal vescovo di Pordenone monsignor Giuseppe Pellegrini, al termine della quale ci si sposterà in piazzale Ellero per la deposizione di una corona al monumento ai caduti. Presenzieranno il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, il presidente dell’Associazione nazionale carristi d’Italia, generale di corpo d’armata Salvatore Carrara, il primo cittadino di Pordenone, Alessandro Ciriani, il comandante delle Forze operative Nord dell’esercito, generale di corpo d’armata Bruno Stano, e il comandante della 132ª brigata corazzata Ariete, generale Angelo Michele Ristuccia. Alle 10 ci sarà l’ammassamento dei carristi in piazzetta Portello, dove saranno divisi in sei compagnie che ricorderanno, con El Alamein, il nome delle brigate corazzate un tempo attive nell’esercito italiano, guidate da quattro già comandanti dell’Ariete. Allo sfilamento, lungo piazza XX settembre, parteciperanno anche reduci di El Alamein, tra i quali Michelangelo Scandola di Pordenone e Gastone Gazzola di Mestre, ultranovantenni. Al termine, con la resa degli onori del reparto di formazione su base della 132ª brigata corazzata Ariete, ci sarà il momento conviviale al PalaTenda di Villanova.
Poste italiane ha preparato una postazione in piazza XX settembre con francobollo e annullo postale dell’evento. Madrina del raduno sarà Elena Maretti, pronipote del generale di corpo d’armata Enrico Maretti, una leggenda tra i carristi, in quanto partecipò a cinque guerre e ricevette 35 tra medaglie e riconoscimenti. Al raduno di sarà anche la vedova centenaria del tenente Vincenzo Giummolè del 33° reggimento carri che si sacrificò per salvare il suo capitano finito con il carro armato sopra una mina.
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