Domani sera “Adegliacco noir” sulla morte di Giuseppe Gentile

La storia e la cronaca nera che si fanno largo e diventano persino arte che indaga la verità. Nasce su queste basi l’evento teatrale “Adegliacco noir”, in programma domani alle 21 all’ingresso della chiesa di San Clemente ad Adegliacco. Protagonista della serata l’attore Francesco Cevaro della Compagnia della testa, che narrerà da un punto di vista molto particolare la tragica morte di Giuseppe Gentile, avvenuta proprio nei pressi di quella chiesa in una notte di marzo del 1924.
Gentile, detto Trepin, era un muratore di 52 anni, di Adegliacco, padre di quattro figli ed ex comunista passato ai fascisti. I suoi vecchi compagni non perdonarono il voltafaccia e lo minacciarono di morte se avesse osato indossare la camicia nera delle milizie volontarie, come era nelle sue intenzioni. Gentile non si fece intimorire e domenica 16 marzo 1924 organizzò la vestizione con una grande festa in paese. Quella, però, fu l’ultima volta che fu visto vivo: il giorno dopo, infatti, il suo cadavere fu trovato a pochi metri dalla chiesa.
Inevitabilmente le indagini finirono per battere la pista politica. Del delitto fu subito accusato Valentino Zenarola, giovane sovversivo di Cavalicco. Ma era davvero lui il colpevole? Bisognerà aspettare molti anni per scoprire la verità. Il caso Gentile, però, arrivò anche a Roma. Il 6 aprile di quell’anno le elezioni politiche decisero la vittoria del partito di Benito Mussolini, che ottenne oltre il 60% dei voti. Dopo la requisitoria di Matteotti, che sottolineava il clima di violenza in cui si erano tenute le elezioni, Mussolini si rivolse all’avversario politico dicendo che la violenza fascista non era nulla rispetto a quella comunista e socialista e inserì, nell’elenco le vittime del comunismo, anche il 52enne friulano.
«È un’occasione molto interessante per far conoscere alla cittadinanza episodi legati alla storia del nostro territorio, utile a rafforzare la memoria storica della comunità, ma anche stimolo per riflessioni e considerazioni legate all’attualità», commenta l’assessore alla cultura Ornella Comuzzo.
In caso di maltempo l’evento si terrà nella sala parrocchiale dell’oratorio di San Clemente. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto