Distrutto dal fuoco un casone in laguna

Marano, inutile l’intervento dei pompieri della zona della Tagliaduzza. Danni superiori ai 40 mila euro

MARANO. Brucia un casone maranese nella zona Tagliaduzza, in prossimità delle Foci dello Stella nella Laguna di Grado e Marano: i danni, da una prima stima, ammonterebbero a più di 30-40 mila mila euro, restano da stabilire, per ora, le cause dell’incendio, ma pare si tratti di autocombustione.

Un rogo che poteva sfociare in tragedia: pochi minuti dopo l’arrivo della Protezione civile, una grande deflagrazione: erano scoppiate le due bombole di gas che si trovavano all’interno della costruzione adibita a cucina, e, solo per un caso fortuito, lo scoppio non ha investito i volontari della Pc. La tipica costruzione lagunare dal tetto in canna palustre, di proprietà del ristoratore lignanese Marino Bortolussi è andata completamente distrutta dalle fiamme propagatesi così velocemente da mettere anche a rischio un casone vicino e il “villaggio dei casoni” delle Foci dello Stella che si trova a circa seicento metri.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ad accorgersi dell’incendio, erano circa le 20 di martedì, sarebbero state alcune persone che stavano rientrando da una giornata in barca, che avrebbero prima notato del fumo e poi le fiamme che immediatamente ha fatto loro capire che si trattava di un incendio.

Subito partito l’allarme, raccolto dalla Protezione civile di Palmanova, che ha provveduto a segnalare l’incendio al responsabile della Pc di Marano Lagunare, Giuseppe Milocco, che, con un’apposita imbarcazione si è recato insieme ad altri volontari sul luogo per verificarne l’entità.

Una volta in zona hanno visto le fiamme era ormai alte e l’incendio a uno stadio avanzato, per cui hanno allertato i Vigili del fuoco, che hanno inviato sul posto una squadra di volontari di Lignano, mentre loro provvedevano all’attracco del gommone. Una volta scesi a terra lo scoppio delle due bombole, che li ha colti di sorpresa, lasciandoli sconcertati.

Intanto arrivava un primo mezzo dei Vigili del fuoco di Lignano, che ha attraccato con difficoltà vista la morfologia delle sponde, e successivamente è arrivato un secondo natante, sempre dalla cittadina balneare, che ha lavorato assieme a tutti i volontari della Pc e ai loro colleghi, per circoscrivere le fiamme, ormai già in fase calante, e mettere in sicurezza l’area in cui si trovavano gli altri casoni. L’incendio, comunque, è durato molto poco. Vigili del Fuoco e volontari della Protezione civile hanno lavorato quasi fino a mezzanotte, per mettere la zona in sicurezza, dopo essersi accertati che non c’erano possibilità di focolai.

Secondo i primi accertamenti, le fiamme potrebbero essersi innescate a causa di un’autocombustione, visto il gran caldo di questi giorni, ed essersi propagato velocemente, a causa della brezza marina che soffiava.

 

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