Disegna sulla sabbia il “graffio alla natura” che incanta Lignano

Il friulano Massimo Clemente realizza le opere con un rastrello. «Non ho uno schema fisso, è un’espressione di pura libertà»
Lignano 24 Marzo 2018 ghirigori Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Lignano 24 Marzo 2018 ghirigori Agenzia Petrussi foto Massimo Turco

LIGNANO. Un semplice rastrello per raccogliere le foglie. Con cui realizzare il suo «graffio alla natura». Facendo diventare la spiaggia di Sabbiadoro un’opera d’arte. Il designer cividalese Massimo Clemente, 55 anni, ha dato vita al suo grande disegno in riva al mare, davanti alla Terrazza simbolo della località. Un disegno «ecologico perché la natura mi ha consentito di farlo e se lo potrà riprendere quando desidererà». Non un progetto predefinito il suo «ma l’espressione libera del mio percorso interiore e di quello che stavo provando in quel momento. Non c’era uno schema fisso».

La spiaggia come un'opera d'arte: ecco il capolavoro a Lignano


Libertà dunque. Emozione che si traduce in un segno. Con una motivazione interiore che l’ha guidato per tracciare i segni, echi di viaggi e atmosfere lontane che parlano di India e di Emirati Arabi Uniti. Un filo che riporta l’artista a Lignano, luogo delle sue vacanze da bambino e dove già in passato aveva fatto le prove generali dei suoi disegni sulla sabbia. Un’opera che «vorrei condividere con altre persone, sarebbe bellissimo con i bambini per farli esprimere così in un nuovo progetto». Un’idea condivisa dall’assessore alla cultura Ada Iuri. «La spiaggia – dice – è diventata un’opera d’arte di cui le persone che passeggiavano si sono appropriate. Molti sono rimasti davvero incantati e hanno voluto fotografare questo grande disegno. Mi piacerebbe che questo non fosse un evento isolato ma che diventasse parte di un più ampio progetto. Si tratta del resto di un’esperienza emozionale che Massimo condividerebbe con le altre persone molto volentieri. Bisogna avere l’idea e la motivazione interiore».



Dalla Terrazza a mare il colpo d’occhio è unico. «Sì, – conclude l’assessore – è un’opera che entra nel cuore delle persone. Con un rastrello per raccogliere le foglie è stato realizzato qualcosa di straordinario». Un graffio alla natura unico nel suo genere. Che potrebbe essere la prima di tante altre iniziative per rendere la spiaggia un’opera d’arte. Un’opera condivisa, temporanea, con cui le persone entrano a diretto contatto. Come ha fatto quella bambina che camminava seguendo tutti i segni tracciati dritti o curvi che fossero. Anche questa, un’espressione di pura libertà.

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