Disabilità, idee innovative: la sua tesi vince un premio

CORDENONS. Ha vinto il “Premio annuale regionale tesi di laurea su politiche e interventi riguardanti i diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” con una tesi che contiene le linee guida per una futura possibile redazione di un nuovo modello di approccio alla disabilità, soprattutto adulta (la meno studiata), volto a promuovere un livello più alto di autonomia ed integrazione della persona.
Lei è Manuela Biason, 30 ani, residente a Cordenons. La sua è stata l’unica tesi del corso di laurea magistrale in Servizio sociale, politiche sociali, progettazione e gestione dei servizi di Trieste a essere stata scelta dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie Fvg, promotrice del premio. La cerimonia di consegna si è tenuta all’università di Trieste.
La conclusione a cui Biason è giunta è che, nell’ambito della disabilità, un progetto educativo individuale è efficace se si basa sulle capacità del singolo, sulla personalizzazione dell’intervento e si orienta verso la qualità della vita. Il premio – corrispondente a un assegno di mille euro – rappresenta il riconoscimento a un lavoro che la trentenne, educatrice nel settore della disabilità infantile e adulta, ha svolto a partire dalla sua esperienza di lavoro e di volontariato. Nel 2010 Biason ha conseguito una prima laurea in Scienze dell’dducazione a Portogruaro e da allora lavora privatamente e per le coop sociali con persone con disabilità e disagio in generale.
A febbraio 2017 ha conseguito anche la laurea magistrale per la quale ha elaborato la tesi premiata. A ispirarla ad approfondire il tema è stato il suo tirocinio a fianco del coordinamento socio-sanitario dell’Aas5. «Mi ero accorta – racconta – che accanto a pianificazioni di interventi individualizzati completi, ve ne erano altre più limitate. Ciò perché lo Stato non ha una regolamentazione in materia e le coop sociali che operano con la disabilità adulta sono abbandonate a se stesse. Intendo ora promuovere la mia tesi per una pianificazione a tuttotondo agli specialisti del settore».
A spingerla è la passione per il suo lavoro. «Sin dall’età di 14 anni – aggiunge Biason – ho sempre scelto di stare con gli ultimi, con quelli che normalmente nessuno sceglie: prima come animatrice di centri estivi, quindi come volontaria alla Nostra famiglia e nei Progetti giovani. Queste esperienze mi hanno portata, dopo il diploma conseguito all’Isa di Cordenons, a cambiare strada e a scegliere di diventare educatrice». (mi.bi.)
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