Diminuiscono i divorzi Più matrimoni civili in location suggestive

Calano drasticamente le separazioni e i divorzi stragiudiziali, ovvero richiesti direttamente al Comune, salgono in percentuale significativa i matrimoni celebrati con rito civile.
La fotografia che arriva dall’ufficio di stato civile del municipio cividalese attesta una tendenza agli antipodi: sul primo fronte, quello di separazioni e divorzi appunto, dopo il boom del 2015 – quando era stata toccata quota 16 – si è scesi progressivamente a 9 nel 2016 e a 6 l’anno successivo, per poi risalire a 9 nel 2018 e raggiungere il minimo, uno, nell’anno in corso. Crescono invece gli sposalizi civili, passati dai 23 del 2015 ai 36 del 2019. Il record si era però avuto nel 2016, con 37 cerimonie, mentre nel 2017 ce n’erano state 24 e 33 nel 2018: è il frutto della politica “matrimoniale” attuata dall’amministrazione Balloch, che ha sensibilmente ampliato, negli ultimi tempi, gli spazi disponibili per i riti, offrendo una serie di location prestigiose e suggestive, come il monastero di Santa Maria in Valle, il castello Canussio o il Belvedere sul Natisone. Dal 2015 a oggi si contano inoltre tre unioni civili, la prima nel 2016, le successive nel 2018 e nel 2019.
In diminuzione le richieste di cittadinanza italiana: dalle 41 del 2015 si è scesi a 32 (2016), 29 (2017), 21 (2018); 14 quelle presentate nel 2019. Ed è un trend in discesa pure quello della popolazione residente in città, che dal 2009 a oggi – con l’unica eccezione di un anno, il 2013 – continua a riscontrare una flessione. Nel 2018 gli abitanti erano 11.101, di cui 853 stranieri; 69 i nati, 138 i morti. Procedendo a ritroso nel tempo: nel 2017 il totale dei cividalesi ammontava a 11.176, l’anno precedente a 11.204, nel 2015 a 11.292, nel 2014 a 11.360; annata di ripresa era stata, come detto, il 2013, con 11.413 residenti, in risalita rispetto agli 11.376 del 2012. Nel 2011 la soglia era stata di 11.430, nel 2010 di 11.615, nel 2009 di 11.628. Diminuiti progressivamente anche gli stranieri, passati dai 935 del 2009 ai citati 853 del 2018.
Lievitano, invece, le istanze di cremazione-affidamento ceneri-dispersione: nel 2019 sono state 99, così come l’anno precedente; il picco si era avuto nel 2017, con 111 domande, con un’impennata rispetto al 2015 (65) e al 2016 (83). —
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