Diffamò l’ex fidanzato Insegnante condannata Atti al pm per stalking

Sei mesi di reclusione per diffamazione aggravata senza la sospensione condizionale della pena, risarcimento delle parti offese da quantificarsi in sede civile e trasmissione degli atti in Procura per valutare la sussistenza del reato di stalking.

È la sentenza inflitta dal giudice monocratico Licia Consuelo Marino a un’insegnante delle scuole medie residente in provincia di Pordenone, difesa dall’avvocato Valentina Arcidiacono. Il viceprocuratore onorario Enrico Schenato aveva invece concluso per l’assoluzione.

L’insegnante non si è rassegnata alla improvvisa fine della relazione sentimentale con l’ex fidanzato e dopo aver insistito nel contattarlo per chiedergli spiegazioni ha cominciato a pubblicare dei post sul proprio profilo Facebook, nei quali inseriva fotografie dell’ex e alludeva in modo negativo alle altre donne che l’uomo aveva cominciato a frequentare. In particolare le allusioni si riferivano alla nuova fidanzata dell’epoca, che si è pure costituita parte civile. L’imputata, in sostanza, riteneva che l’uomo fosse stato “circuito” dalle nuove donne che frequentava e che fossero state loro ad allontanarlo da lei. Ad assistere entrambe le parti civili, l’avvocato Alberto Liuzzi di Udine, che ha sottolineato nella sua arringa come la pubblicazione dei post allusivi e dal contenuto diffamatorio sia proseguita dal 2015 fino a pochi giorni or sono. In uno dei post di maggio, per esempio, accessibili da tutti gli utenti del social network, l’imputata esprime commenti negativi anche sulla nuova presunta compagna dell’ex. —

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