Diesel inquinanti, 71mila le auto a rischio blocco in Friuli: Pordenone maglia nera
L’11,2% del parco vetture complessivo è Euro 3 o inferiore. A seguire Udine (9,3%), poi Gorizia (7,3%) e Trieste (6,3%)
![Commuters drive in their cars to work in Gelsenkirchen, Germany, Tuesday morning, Feb. 27, 2018. (ANSA/AP Photo/Martin Meissner) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/558d9fe8-31d1-4f02-a036-c2f720f9b246/0/auto-il-nord-spegne-i-diesel-da-lunedi-stop-a-1-1-mln-mezzi.webp?f=16%3A9&w=840)
Commuters drive in their cars to work in Gelsenkirchen, Germany, Tuesday morning, Feb. 27, 2018. (ANSA/AP Photo/Martin Meissner) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]
Inquinamento, il 9,1 per cento delle auto che circola in regione è diesel Euro 3 o ancora più vecchie. E la maglia nera è Pordenone, dove la percentuale di questi mezzi inquinanti è superiore all’11%, la più alta in Fvg. In regione quasi un automobilista su dieci potrebbe essere costretto a lasciare la macchina in garage in caso di sforamento dei limiti. Si tratta di 71 mila 475 vetture che hanno 15 anni e più. Nonostante il dato, la nostra regione è inserita fra le tre più virtuose d’Italia, insieme a Toscana (8,7 per cento delle auto circolanti) e Valle d’Aosta (8,5), nella classifica compilata da Facile.it sulla base dei dati del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
La provincia che, in termini relativi, ha la percentuale più alta di vetture inquinanti è Pordenone, con l’11,2 per cento del totale (vale a dire 23 mila 448 auto). Seguono Udine con il 9,3 (pari a 33 mila 529 veicoli) e Gorizia con il 7,3 (6 mila 552). Dato residuale a Trieste, dove il 6,3 per cento del parco auto è considerato vetusto (7 mila 946 macchine). È evidente che queste auto, oltre a inquinare di più rispetto alle nuove, hanno anche una manutenzione e un costo assicurativo più importante. Si calcola che in Italia siano iscritte nei registri della motorizzazione quasi 5 milioni di auto Euro 3 o precedenti (per l’esattezza 4 milioni 911 mila 447), che equivalgono al 12,9 per cento dell’attuale parco auto private destinate al trasporto persone in Italia. Le auto Euro 3 o inferiori siano quasi un terzo (29,9 per cento) delle auto private alimentate a gasolio ancora in circolazione.
La presenza percentuale delle auto diesel Euro 3 o inferiori varia sensibilmente da regione a regione, con una forbice compresa tra l’8,5 per cento della Valle d’Aosta e il 22 per cento del Molise. In vetta, quasi alla pari, ci sono Molise e Basilicata, aree dove più di un’auto privata su cinque è un diesel Euro 3 o inferiore (rispettivamente il 22 per cento e il 21,7). Seguono Calabria (19 per cento) e Puglia (18,5). Valori superiori alla media nazionale anche per Sicilia (17,2 per cento), Campania (16,7) e Abruzzo (15,4). Osservando la graduatoria nel senso opposto, invece, è la Valle d’Aosta a risultare prima. All’estremo ovest l’8,5 per cento delle auto private appartiene alla categoria diesel Euro 3 o inferiore, poi ci sono – come detto – Toscana, Friuli Venezia Giulia e Liguria (9,4 per cento).
Al quinto posto si posiziona la Lombardia (9,5), che precede solo di poco le altre due regioni che hanno recentemente introdotto lo stop ai diesel Euro 3: l’Emilia Romagna (9,7) e il Piemonte (10). Anche da un punto di vista assicurativo il diesel Euro 3 pone dei problemi rispetto, per esempio, all’Euro 6. Facile.it ha verificato le differenze nelle tariffe assicurative prendendo in considerazione due modelli uguali ed evidenziando come il prezzo migliore disponibile per assicurare l’auto più inquinante sia superiore di oltre il 10 per cento rispetto a quella con emissioni minori (277,81 euro per il diesel Euro 3 contro i 248,88 euro necessari pe il veicolo Euro 6).
«A incidere sull’Rc auto non è, di per sé, la classe ambientale di appartenenza del veicolo quanto piuttosto la sua anzianità – ha spiegato Diego Palano, responsabile per il ramo assicurazioni di Facile.it –. Le auto diesel Euro 3 o inferiori, ormai da anni fuori produzione, hanno un’età media decisamente più alta rispetto a quella dei nuovi Euro 6 e per questo le compagnie assicurative applicano premi più cari».
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