Dieci minuti di Pirandello diventano un corto teatrale da premio

ISTITUTO STRINGHER UDINE . Mi chiamo Federico Polli, ho 19 anni e frequento la classe 5A Sala dell'Istituto Bonaldo Stringher di Udine. Ho cominciato sin da piccolo a fare teatro, trovandomi sempre a...

ISTITUTO STRINGHER UDINE . Mi chiamo Federico Polli, ho 19 anni e frequento la classe 5A Sala dell'Istituto Bonaldo Stringher di Udine. Ho cominciato sin da piccolo a fare teatro, trovandomi sempre a mio agio sopra il palcoscenico.

Per cinque anni ho fatto parte del gruppo teatrale della scuola - "I Nipoti di Zio Bonaldo" - esperienza che mi ha molto divertito facendomi sentire parte di una grande famiglia. Per me il teatro ha rappresentato uno svago per la mente, una liberazione da tutti i pensieri che ti martellano continuamente la testa. Quest'anno il mio professore di teatro Luca Martini, docente di Accoglienza turistica, mi ha proposto di partecipare alla seconda edizione del Concorso nazionale "Uno, nessuno e centomila", tenutosi ad Agrigento dal 15 al 18 maggio.

Il lavoro è consistito nel realizzare un corto teatrale di dieci minuti tratto da una delle novelle di Luigi Pirandello. Non è stato semplice: sia io che il professore abbiamo messo l'anima per cercare di svolgerlo al meglio. A distanza di un paio di mesi ci è arrivata la notizia della vincita del Premio Speciale "Fondazione Teatro Luigi Pirandello". I tre giorni passati ad Agrigento sono stati fantastici, anche se sono volati troppo velocemente. Il primo giorno ho avuto l’onore di calcare le scene del Teatro Luigi Pirandello, partecipando a interessanti laboratori teatrali con ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero, e recitando il mio corto teatrale, tratto dalla novella "La Carriola".

L’emozione e l’adrenalina erano a mille. Quando ho ricevuto il premio, gli applausi del pubblico mi hanno gratificato per tutto l'impegno e la costanza del lavoro svolto con il professore. E‘ stata un'esperienza indimenticabile che ha suscitato in me un grande senso di responsabilità e maturità. Era la prima volta che mi dilettavo a scrivere un testo di drammaturgia e devo dire che ne vado molto fiero.

A volte i propri talenti li si scopre con il tempo, vivendo, imparando e provando.

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