Detenuti in regime di massima sicurezza con i telefonini in cella: controlli nel carcere di Tolmezzo
La Direzione investigativa antimafia di Genova ha fatto scattare le perquisizioni in 12 istituti penitenziari: 31 le persone indagate

Cellulari in possesso di detenuti in regime di massima sicurezza. Le perquisizioni sono scattate nella mattinata di mercoledì 26 novembre, da parte degli investigatori della Direzione investigativa antimafia di Genova, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ligure, nei penitenziari di Fossano (Cuneo), Ivrea (Torino), Alessandria, Cuneo, Tolmezzo (Udine), Chiavari (Genova), La Spezia, Parma, San Gimignano (Siena), Lanciano (Chieti), Rossano (Cosenza) e Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
L'indagine riguarda l'introduzione e l'uso di cellulari in carcere, usati poi da detenuti in regime di massima sicurezza. Sono 31 le persone indagate, a vario titolo, per introduzione di dispositivi e ricettazione aggravati dall'associazione mafiosa.
L'operazione, coordinata dal procuratore aggiunto Federico Manotti, ha permesso di monitorare il traffico e l'utilizzo di oltre 150 apparecchi telefonici cellulari e 115 schede sim da parte di detenuti per reati di mafia, nelle sezioni di alta sicurezza del carcere di Genova-Marassi, per mantenere i collegamenti con mafiosi liberi o ristretti in altri penitenziari. In questa maniera, hanno scoperto gli inquirenti, facevano arrivare le cosiddette "ambasciate", agevolando pertanto l'attività delle cosche della ‘ndrangheta.
I cellulari, alcuni di piccolissime dimensioni, muniti di schede sim attivate in negozi compiacenti di telefonia nel centro storico di Genova, intestate a inesistenti o ignari cittadini stranieri, venivano introdotti attraverso pacchi spediti o consegnati in occasione delle visite dei familiari in carcere, anche loro indagati, e fatti poi circolare tra i detenuti. Durante l'indagine, in piena collaborazione con la polizia penitenziaria di Marassi, sono stati sequestrati numerosi apparati telefonici il cui traffico telefonico e telematico analizzato ha permesso di rafforzare il quadro indiziario.
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