Derubate le suore del Convitto a Udine: sono sparite le rette

I ladri sono entrati in azione durante la notte, i danni ammontano a 7 mila euro. Indagano i carabinieri

Ad accorgersi che qualcuno aveva fatto irruzione all’interno del Convitto Paulini in viale delle Ferriere mettendo le mani sui soldi delle rette scolastiche sono state le suore.

I ladri sono entrati nell’istituto durante la notte fra lunedì e martedì, mentre al piano superiore cinque religiose e oltre una quindicina di convittuali stavano dormendo.

«Una delle nostre educatrici – ha spiegato suor Noris Calzavara che si è presentata il giorno successivo alla stazione dei carabinieri per denunciare il furto – ha sentito un rumore provenire dal piano terra durante la notte ma, dopo aver dato un’occhiata, non ha notato nulla di strano».

«Per entrare negli uffici – continua la suora – i ladri hanno tentato di forzare tre porte antincendio danneggiandole senza peraltro riuscire ad aprirle, non solo – aggiunge la religiosa – per cercare di passare dalla cucina all’area adibita a ufficio hanno anche manomesso un cancello elettrico».

Evidentemente, i malviventi sapevano come muoversi all’interno della struttura convittuale, tant’è che sono riusciti a mettere le mani sulle rette appena incassate per gli alunni della scuola materna: ben 3.500 euro.

Non solo, si sono impossessati anche di 200 dollari americani, di alcune banconote boliviane e perfino di due scatole di monete che erano state riposte nell’ufficio per un non ben precisato valore complessivo e un centinaio di dollari canadesi che erano stati lasciati su una scrivania.

Quindi i malviventi se ne sono andati, probabilmente attraverso un ingresso secondario che dà su via Cisis, portandosi via il malloppo e facendo perdere le proprie tracce.

Resta ancora da stilare il bilancio complessivo, ma stando a un primo sopralluogo, l’ammontare dei danni raggiungerebbe i 7 mila euro.

La denuncia di furto contro ignoti è stata presentata nella mattinata di martedì alla stazione dei carabinieri di Udine, coordinati dal comandante Arcangelo Lobianco, che hanno avviato le indagini.

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