Denunciati episodi di razzismo alla sede udinese di Gls: magazzinieri in sciopero

I lavoratori hanno incrociato le braccia per tutta la giornata. La replica dell’azienda: «Stiamo facendo le dovute verifiche»

Maura Delle Case

I magazzinieri della sede Gls enterprise di Udine hanno incrociato le braccia nella giornata di mercoledì 15 maggio, presidiando l’esterno del sito di viale Palmanova, per rivendicare una serie di diritti salariali e organizzativi nonché una situazione a dir loro di perduranti discriminazioni e forme di razzismo che si sarebbero consumate nell’arco degli ultimi mesi proprio all’interno del magazzino.

A incrociare le braccia sono stati 9 magazzinieri su 10, tutti iscritti ad Adl Cobas, dipendenti della società cooperativa Mtl di Campoformido, una delle realtà che lavorano in appalto per Gls.

All’interno del magazzino, stando a quanto riferito da Sergio Zulian di Adl Cobas si sarebbero verificati degli episodi intollerabili di razzismo e discriminazione.

«Il responsabile di magazzino, già denunciato per questo nel mese di febbraio – si legge nel volantino sindacale che ha accompagnato la protesta –, continua a minacciare, intimidire e insultare in modo razzista i lavoratori iscritti ad Adi Cobas».

«Nonostante le nostre ripetute segnalazioni – continua la nota – questi comportamenti continuano e non abbiamo visto alcun intervento. Dobbiamo pensare che Gls, Friul Express (società proprietaria del magazzino) e le cooperative approvano i comportamenti razzisti?».

La risposta l’ha data in modo chiaro ieri la cooperativa Mtl cui fanno capo come detto i magazzinieri. L’ufficio personale ha tenuto a chiarire che «la società è contraria ed estranea a ogni forma di discriminazione e razzismo» e che i magazzinieri protagonisti della protesta sono tutti «lavoratori che sono con noi da molti anni e nei confronti dei quali siamo sempre stati disponibili al dialogo». Anche stavolta.

A margine dello sciopero di ieri i vertici della cooperativa hanno già incontrato dipendenti e sindacato assicurando che «stiamo facendo le verifiche del caso, anche in sede disciplinare».

Quanto alla parte salariale e di organizzazione del lavoro, il sindacato ricorda i passi avanti compiuti negli ultimi mesi con l’ottenimento dell’applicazione del Ccnl della Logistica, il riconoscimento del buono pasto, la maturazione dei permessi previsti dal contratto nazionale.

«Abbiamo però ancora molta strada da fare per ottenere quello che abbiamo richiesto e che già viene applicato in moltissimi magazzini della stessa Gls» conclude il comunicato sindacale citando in particolare il passaggio automatico al livello 5 dopo 18 mesi, il pagamento al 100% di malattia e infortunio, il rispetto del contratto nazionale e il pagamento di tutti gli istituti previsti (ferie, permessi, tredicesima, quattordicesima e Tfr), nonché la programmazione settimanale degli orari di lavoro, il buono pasto di 8 euro al giorno e l’indennità per il turno.

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