Dentisti cari? Si va all’estero
Protesi ordinate dall’India, «così non si sputa sangue per pagare il conto»
Il dentista sotto casa è un lusso impossibile? Si parte per Brno in Repubblica Ceca: disco verde al “dental travel” da Pordenone. Oppure si portano i denti guasti a Sopron, antico borgo medioevale ungherese, a 60 chilometri da Vienna, con 500 odontoiatri e 5 mila abitanti: uno ogni cento. «Ti rifai i denti senza sputare sangue per pagare il conto» testimonia chi c'è stato. Il mercato europeo globalizza il trapano e tramonta l’era dei denti d’oro. Per i pordenonesi con l’arcata e il canino in sofferenza, in principio era la Croazia e alle mete di massa della salute si aggiungono la Romania, la Repubblica Ceca, l’Ungheria. Si paga la metà, rispetto al tariffario del Nordest.
I pacchetti che propone l’Ungheria (www.info-dentatravel.hu), per esempio, abbinano tour dentali a vacanza culturale a Budapest con cura dentistica associata al wellness, cioè massaggi, estetica, saune. Mentre curi la carie c’è anche il trattamento beauty, volendo. «Paghi tre capsule o corone 3 mila euro in Italia e nell’Est, invece, valgono 750 euro, con 5 anni di garanzia». È lo slogan che incrementa la diaspora dei denti dal Pordenonese, Milano, Brescia, Treviso, Mestre, Bologna, Ferrara. «L’esodo per le cure dentali provoca una rivoluzione nel mercato sanitario locale ed europeo - rileva Ezio Tessaro, fondatore con Gianni Moroso di Karmadent, il laboratorio odontotecnico di Sacile che importa protesi dall’India e abbassa i prezzi di cure e impiantistica -. È finita la cuccagna, per i dentisti italiani».
Il mercato sanitario dei denti si riversa nell’Est. «In Croazia e Ungheria il livello di qualità delle prestazioni è salito - continua Tessaro -. In questi Paesi, la pressione fiscale dello Stato è molto inferiore rispetto all’Italia (29% contro 45%) e il business si scalda». La crisi dei salari e le tariffe dei dentisti nel Pordenonese fanno decidere tante persone al viaggio: si affrontano 600 chilometri per Sopron. «La prossima evoluzione, annunciata dal mercato americano, sarà la crescita dei laboratori odontotecnici con gli occhi a mandorla - prevede Tessaro -. Gli asiatici vendono negli Usa corone e protesi a 40 euro l’una. I cinesi entreranno a gamba tesa, nel nostro mercato: siamo all’alba di una rivoluzione, tutta a beneficio delle tasche dei clienti».
La Karmadent anticipa l’odontoiatria a prezzi popolari, sulla via dell'India. «Protesi dentarie delocalizzate - spiega il fondatore del progetto Apollonia adottato da molti dentisti friulani, lombardi, emiliani-, per cercare di abbassare i prezzi e frenare la fuga dei pazienti verso l'Est. Abbiamo stretto un accordo con la Laxami di Bombay, per costruire protesi con standard di qualità internazionali. Le importiamo, riducendo i costi finali dei tecnici, dentisti e pazienti». Risparmi del 50% su alcuni tipi di protesi e sorrisi a bocca larga con i denti nuovi, senza avere varcato la frontiera a Trieste.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video