Damiano, la tragedia di morire a 12 anni

Il ragazzo di Paularo non ce l’ha fatta all’ospedale di Udine dopo l’incidente. Senza casco, aveva chiesto un passaggio all’amico che è rimasto ferito

PAULARO. Non ce l’ha fatta nonostante i tentativi del medico del paese di rianimarlo prima dell’arrivo dell’elisoccorso. Damiano Del Negro, che avrebbe compiuto 13 anni tra pochi giorni, il 22 giugno) è morto ieri pomeriggio all’ospedale di Udine dove era giunto in condizioni gravissime, dopo che il motorino su cui viaggiava si era scontrato con un’utilitaria condotta da Gaetana Foti, 47 anni, della frazione di Casaso. L’incidente è accaduto ieri poco dopo le 12.30 in via Marconi, la strada comunale che dal capoluogo porta a Villa Mezzo.

Damiano viaggiava sul sedile posteriore del motorino condotto da un amico di 15 anni che nel volo ha riportato diverse lesioni e la frattura di una gamba. La coppia di amici stava tornando verso le rispettive abitazioni che si trovano a poca distanza dal luogo dell’incidente.

Damiano aveva chiesto un passaggio all’amico per andare alle scuole medie: ieri mattina era prevista l’esposizione dei risultati di fine anno scolastico. Ma la pubblicazione è slittata di qualche ora, e così Damiano non ha fatto in tempo a sapere che era stato ammesso all’anno successivo.

La dinamica del sinistro è al vaglio dei carabinieri del Norm di Tolmezzo e della stazione di Paularo subito intervenuti per i rilievi del caso. Pare comunque che il motorino con a bordo i due ragazzi all’altezza della latteria si sia trovato dinanzi la Fiat Panda che da una via laterale si stava immettendo sulla strada principale diretta al centro del paese.

Mentre l’auto però stava compiendo la manovra c’è stato lo scontro con la motocicletta. Il conducente è finito a terra riportando diverse lesioni, il passeggero di 12 anni è stato sbalzato per l’urto oltre l’automobile battendo violentemente il capo. Un urto fortissimo con l’asfalto, reso ancora più tremendo dal fatto che il ragazzo non indossava il casco.

Damiano ha smesso di respirare. Ma i passanti sono subito intervenuti per prestargli i primi soccorsi. Sul posto è giunto anche uno dei due medici del paese, il dottor Paolo Tambosco, che ha praticato il massaggio cardiaco al giovane per interminabili minuti aiutato da altre persone.

Il prodigarsi dei soccorritori è stato fondamentale per consentire da Udine l’arrivo dell’elisoccorso del 118. I sanitari hanno così intubato il giovane e sono riusciti a decollare verso l’ospedale del capoluogo friulano con il cuore di Damiano che batteva ancora. Ma le condizioni del giovane erano disperate.

La notizia dell’incidente si è diffusa rapidamente in paese. In molti erano accorsi sul luogo , richiamati dalla concitazione dei soccorritori e dall’arrivo dell’elisoccorso da Udine.

Nello scontro ha riportato contusioni anche la donna che guidava l’utilitaria, in ambulanza portata all’ospedale di Tolmezzo così come il conducente del ciclomotore. E mentre sul luogo dell’incidente i carabinieri proseguivano nei rilievi del sinistro, in paese tutti speravano che dall’ospedale giungessero buone notizie.

Tutti avevano capito che la situazione era difficile, ma la speranza era che la fibra forte del ragazzo, che giocava a calcio nelle giovanili della Velox di Paularo, gli consentisse di cavarsela. Poi, a metà pomeriggio, in paese è cominciata a diffondersi la voce che la situazione a Udine stesse precipitando.

Il padre Italo, molto conosciuto non solo nel centro della Val d’Incarojo per essere il gestore della Malga Zermula, si era subito precipitato a Udine al capezzale del figlio. Poi proprio lui ha telefonato a Paularo: Damiano è morto.

E subito nel secondo comune della Carnia è sceso il silenzio. Verso le 17.30 hanno cominciato a suonare a morto le campane della parrocchiale. E anche chi si ostinava a sperare in un miracolo ha dovuto fare i conti con una terribile realtà.

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