Dalla rotta balcanica in Friuli: trovati in 70 (pakistani e bengalesi) tra Udine, Buttrio e Manzano

UDINE. Decine e decine di stranieri, soprattutto pakistani e bengalesi, sono stati rintracciati nelle ultime ore, tra giovedì 9 e la mattina di venerdì 20 luglio, a Udine (in fondo a viale Palmanova, in zona Paparotti) e nell’hinterland, tra Buttrio e Manzano.
In tutto si tratta di oltre una settantina di persone, tutti maschi e giovani. La cosiddetta rotta balcanica, dunque, ricomincia a portare fino al capoluogo friulano un numero importante di migranti e ciò, inevitabilmente, fa aumentare il livello di allerta per quanto riguarda l’emergenza sanitaria Covid-19.
“La situazione al momento è molto urgente e delicata” ha sottolineato il prefetto di Udine Angelo Ciuni. “Queste persone - ha precisato il rappresentante del Governo - dovranno trascorrere un periodo di quarantena sul territorio. Ma trovare realtà adeguate all’accoglienza è in questo momento è difficile. Mi sto confrontando con vari enti e con i sindaci, come prevede il decreto sicurezza, ma per ora non sono stati ancora individuati luoghi da adibire a tale funzione”.
La situazione in questura. Nella sola mattinata di venerdì 10 luglio le pattuglie della squadra Volante della Questura di Udine, come spiega il portavoce Francesco Leo, hanno rintracciato 49 giovani stranieri provenienti da Afghanistan, Pakistan e Bangladesh.
Verso le 5 erano tutti a piedi dalle parti di viale Palmanova, in zona Paparotti. E il gruppetto avvistato inizialmente si è via via ingrossato. Ci sono anche cinque minorenni. Tutti quanti sono stati accompagnati in Questura e accolti nel cortile interno, solitamente adibito a parcheggio.
Qui, con l’aiuto concreto del personale della Protezione civile, sono stati allestiti alcuni gazebo in cui i migranti sono stati assistiti e rifocillati.
La Protezione civile ha fornito acqua e generi alimentari e, per i pasti, la stessa mensa della Questura ha preparato sacchetti viveri. Successivamente sono state avviate le procedure di identificazione e fotosegnalamento. Sul posto anche gli addetti del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria per l’effettuazione del tampone oro-faringeo per evidenziare eventuali contagi da Covid-19. I migranti, secondo quanto loro stessi hanno finora riferito, hanno raggiunto il capoluogo friulano passando attraverso i valichi confinari di Trieste e Gorizia, dopo aver percorso la rotta balcanica.
Al termine degli accertamenti gli stranieri verranno accompagnati in idonee strutture dove trascorreranno 14 giorni in isolamento. Sono al lavoro anche i reparti investigativi della polizia per chiarire come i gruppi di migranti raggiungono la provincia friulana.
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