Dalla Calabria in Friuli come tecnico della Sielte
Era originario di Belvedere Marittimo, ma abitava a Paola, sempre in Calabria, in provincia di Cosenza, Carlo Garofalo, l’operaio-tecnico di 45 anni morto l’altra notte in via Diaz, in pieno centro, travolto da un’auto pirata.
L’uomo era in trasferta in città per lavoro. Da qualche tempo infatti aveva trovato occupazione alla Sielte spa, una ditta con sede a Roma e a Catania, e con 20 centri operativi in tutta Italia, che si occupa della progettazione, della realizzazione e della posa in opera di impianti di telecomunicazione e di sistemi ad altissima tecnologia.
Pur essendo spesso in giro per l’Italia per lavoro, aveva mantenuto le sue radici e i suoi rapporti più profondi a Paola, dove abita tutt’ora anche la moglie Maddalena, titolare di un esercizio commerciale, e dove lo stesso Garofalo tornava appena poteva nella sua abitazione di via Tommaso Campanella. Ieri è stata la ditta della quale Garofalo era dipendente a occuparsi degli aspetti burocratici legati al decesso di questo tecnico, arrivato in Friuli per lavoro e, invece, rimasto tragicamente ucciso.
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