Dal tonno al salame con un buon tajut le tartine a Carnevale conquistano le osterie

Il record di vendite Al Canarino (350) e Al Fari vecjo (330) L’assessore: a Friuli Doc questi locali saranno i protagonisti



La tartina con il tonno affumicato sposata al calice di Malvasia hanno fatto la “fortuna” de “Al Canarino”; per “Pieri Mortadele” il successo è venuto grazie al salame leggermente affumicato accanto al bicchiere di friulano “Jacuss”. Applausi per la polenta e il baccalà con il friulano “Conte d’Attimis” suggerito dal Ponte. Tra migliaia di assaggi e un continuo via vai di gente, il “Carnevale in osteria” si è preso la scena: diciannove, in particolare, sono stati gli osti protagonisti dell’iniziativa ideata da Conferescenti Udine e dal Comitato friulano difesa osterie, con il supporto del Comune di Udine.

Qualcuno si era dimenticato del fascino di questi tradizionali locali: è bastato riunirli, sostenerli e rilanciarli ed ecco, di nuovo in trionfo. Ieri i risultati dell’evento sono stati resi pubblici.

«Per noi era importante avere un riscontro sull’iniziativa – spiega Marco Zoratti, presidente di Confersercenti –, così abbiamo inviato a tutti gli osti un questionario per conoscere il loro gradimento». Stando ai numeri, le cose hanno girato per il verso giusto nella stragrande maggioranza dei casi. Sono state vendute 350 tartine all’osteria Al Canarino di via Cussignacco; 330 da Al fari vecjo di via Grazzano; 300 da Pieri Mortadele in via Bartolini; Osteria da Pozzo di piazzale Cella; 160 all’osteria al Ponte in Chiavris; 150 da Al Lepre e Da Artico in via Poscolle; 130 all’osteria al Vecchio Stallo di via Viola e 120 a La Torate di piazzetta del Pozzo. E poi 80 tartine vendute alla Ghiacciaia di via Zanon; 60 all’osteria Ex Provinciali in via della Prefetturae all’osteria Mulinis di via Pracchiuso; 55 a Tagli e taglieri in via D’Aronco; 52 dal Pavone di via Muratti; 50 al Cin cin bar 45 di viale Bassi) ai Barnabiti di piazza Garibaldi, 30 a La Plere in viale Volontari; 6 ai Vecchi parrocchiani in via Aquileia e 2 al Filling station Motel di viale del Ledra. Due soli osti hanno considerato l’iniziativa “mediocre”, mentre per gli altri 17 il giudizio è stato da positivo a ottimo, fino a eccellente o lodevole. «Durante l’evento abbiamo lavorato bene. Il nostro suggerimento, forse, è di accorciare la sua durata – commenta Laura Rigo, titolare di La Torate –. Il futuro? Noi ci saremo per ogni evento che coinvolgerà le osterie di Udine».

«Non ci aspettavamo un feedback così positivo – aggiunge Zoratti –. Il prossimo anno lavoreremo di più per coinvolgere gli stranieri, aspetto che quest’anno non ha funzionato molto». Ma ora che il movimento delle osterie udinesi – che sono una cinquantina in totale – è risbocciato, non intende fermarsi. Alle 19 osterie che hanno partecipato di Carnevale e che hanno già confermato di voler partecipare alle prossime iniziative, si affiancheranno altri locali.

«Organizzeremo, in occasione dell’estate di San Martino, la Festa dell’osteria friulana – afferma il presidente del Comitato difesa osterie, Enzo Mancini –. Una tre giorni all’insegna del buon vino, del cibo e della cultura friulana». La tappa intermedia sarà invece Friuli Doc. «La 25° edizione sarà speciale – osserva l’assessore Maurizio Franz –. Di certo coinvolgeremo le osterie friulane, un punto di aggregazione con valenza sociale, e ripeteremo la formula della tartina con il bicchiere di vino. Si lavorerà per promuovere le nostre eccellenze, il cuore della manifestazione, a cui affiancheremo i prodotti della Stiria, della Slovenia e della Carinzia».

Anche il sindaco Fontanini ha ribadito il sostegno dell’amministrazione comunale al Comitato e ha ringraziato il presidente Mancini, per aver ridato la spinta ai locali tipici della città «dove si beve vino di qualità e si respira la vera atmosfera friulana». —



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