Dal McDonald’s al finto wi-fi

Burle anche in Friuli: a Cussignacco la rete gratis E il fast food annuncia lo sbarco in Mercatovecchio
Di Christian Seu

La catena di fast food più famosa al mondo, McDonald’s, pronta a sbarcare in via Mercatovecchio. Non con un ristorante, ma con un inedito baracchino, in cui saranno proposti «sia prodotti di caffetteria che un limitato numero di classici della catena americana». E sulla pagina facebook del Mc di Udine è comparso addirittura un rendering piuttosto artigianale. Impossibile non badare alla data scelta per l’annuncio: ieri era il primo aprile, giornata consacrata alle burle più assurde.

«McDonald’s a caccia di un posto al sole nella futura area pedonale di via Mercatovecchio – esordisce la nota della catena –. In attesa dei lavori per la nuova pavimentazione di via Mercatovecchio, McDonald’s gioca d’anticipo e presenta agli uffici comunali competenti il rendering del chiosco da posizionare nella nuova area pedonale. Particolare attenzione sarà posta al contenimento dei fumi con un impianto brevettato per il trattamento dell’aria ad emissioni zero e già sperimentato con successo in alcune città del nord Europa».

I burloni friulani ieri si sono scatenati. E non potevano esimersi dal rito laico del pesce d’aprile i soliti buontemponi di Cussignacco, che ogni anno s’ingegnano per proporre uno scherzo all’altezza della fama. Nella “contea” è così stata allestita nottetempo una rete wi-fi utilizzabile gratuitamente dai cussignacchesi e dagli italiani, chiara frecciata sulle polemiche relative agli hotspot free utilizzati anche dai richiedenti asilo ospitati a Udine.

Ci si è messo pure lo staff del teatro nuovo Giovanni da Udine, che in mattinata ha diramato una nota per annunciare che «durante gli scavi effettuati per il rifacimento dell’impianto elettrico alcuni operai hanno rivenuto, nascosto dietro a una parete in mattoni e pietra piasentina, il corpo perfettamente conservato del famoso pittore e architetto friulano Giovanni da Udine». Una bufala, naturalmente. A Colloredo di Prato è comparsa la comunicazione di avvio dei lavori di trasformazione del campanile in minareto: il committente è una improbabile associazione temporanea d’imprese formata da Trump, Wilders e Salvini.

Pesce d’aprile anche in quel di Santa Margherita del Gruagno, a Moruzzo. Sulla rampa di accesso all’antico borgo medievale, infatti, qualcuno ha posizionato una sbarra e una torretta di controllo a simulare accessi limitati all’area della pieve. Tiro mancino anche a Gemona, dove il sindaco Paolo Urbani si sarebbe visto recapitare un avviso di garanzia «per una vicenda ambientale che vede coinvolti l’ex ministro Clini e l’azienda Rem». Anche in questo caso, uno scherzo.

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