Dal mare alla montagna, boom di turisti in Friuli Venezia Giulia per Pasquetta

Dal mare alla neve, il Friuli Venezia Giulia registra il pienone di turisti, italiani e stranieri, con affluenza nei musei.
La Pasquetta - anche i giorni precedenti - è manna per albergatori, ristoratori, commercianti. Non sono ancora disponibili dati ufficiali, ma, grazie anche al bel tempo (nonostante erronee previsioni meteorologiche), dall'Austria e dalla Germania sono scesi in tanti tra i 'cuginì asburgici di Trieste e alle tradizionali mete di mare: Grado, Lignano Sabbiadoro, prese letteralmente d'assalto.
Famiglie con bimbi al seguito hanno atteso compostamente il proprio turno nei punti di ristoro, in fila al parcheggio, nei bar. Soddisfazione è stata espressa dagli albergatori e dai commercianti, perfino colti di sorpresa dall'alto numero di vacanzieri. I coraggiosi si sono spinti nelle acque non proprio calde della laguna. Ovviamente, in tanti hanno scelto come meta il capoluogo, Trieste, dove si è abituati a comprendere tedesco o sloveno. Piazza Unità d'Italia è da ieri affollata, praticamente in modo ininterrotto.
Tale è ed è stato il bel tempo da convincere ad aprire in anticipo lo storico Pedocin (lo stabilimento balneare La Lanterna), cui i triestini sono affezionatissimi, diviso, come all'epoca, in sezione uomini e sezione donne. Attrazione hanno esercitato sui turisti i musei. Una vera folla di visitatori, ad esempio, si è riversata nel Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli, lo splendido centro in provincia di Udine. Il fatto che, dopo la giornata di ieri, per entrare nei musei occorra pagare, non è stato un deterrente.
Alla biglietteria in tanti si aspettavano di entrare gratuitamente ma quando hanno appreso il contrario - esclusi pochi - hanno pagato senza battere ciglio. È il caso del Museo Revoltella (Trieste), dove il numero di visitatori è stato poco più basso di ieri. Folla, invece, al Castello (e al Parco) di Miramare. Infine, in tanti hanno approfittato, in alto Friuli, per mettere ai piedi gli sci per l'ultima volta nella stagione: stasera chiuderanno gli impianti sciistici, ad esclusione di Sella Nevea dove la chiusura è fissata per il 25 aprile.
Come in inverno, i rifugi sono stati affollati tutta la giornata e la neve ancora consistente ha consentito lunghe sciate sotto un sole caldo ma non tanto da rovinare le piste. Anche in questo caso, in tanti sono venuti dall'estero, e in numero crescente dall'Est Europa.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto