Dal dottor Levi a Vico Supan nuovi toponimi a Cividale
Lucia Aviani / CIVIDALE
Omaggio a Pier Paolo Pasolini, Leo Levi, Valter Marinigh, Aldo e Romano Cumini e a Vico Supan, il pittore del Natisone: il Comune onora la memoria di cittadini illustri e di un artista, appunto, particolarmente legato al fiume della città ducale. Accogliendo i suggerimenti avanzati da numerosi residenti, l’amministrazione Balloch ha avviato l’iter per intitolare immobili e alcune aree di circolazione a personalità locali e regionali distintesi in vari ambiti.
«Proseguiamo – dice l’assessore alla cultura Angela Zappulla – un percorso avviato a inizio mandato e sfociato in tante nuove attribuzioni di toponimi. L’area pubblica antistante l’edificio dei civici 2-4-6 di via Patriarcato sarà dedicata al dottor Leo Levi (nato a Modena nel 1906), medico ebreo trasferitosi a Cividale, dove morì nel 1948 per le conseguenze del duro periodo vissuto da partigiano, nella Divisione Garibaldi, cui furono indispensabili le sue competenze: lo studio del dottore si affacciava proprio su via Patriarcato. Le leggi razziali lo costrinsero ad abbandonare l’incarico pubblico, limitando l’attività alla libera professione. Abbiamo poi voluto inchinarci alla figura di Pier Paolo Pasolini, mente fra le più brillanti del XX secolo, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della regione: a lui sarà intitolato il nuovo accesso in città, la viabilità in costruzione tra la rotonda di via Indipendenza e quella di via del Laterano».
Ma modelli di impegno civico e sociale sono stati anche cividalesi di recente deceduti: a Valter Marinigh (1946 – 2016), il presidente più longevo della società calcistica di Gagliano, sarà intitolato il campo sportivo della frazione. Il ricordo dei fratelli Cumini, Aldo (1921-2018) e Romano (1924-2015), primi proprietari e gestori del teatro comunale Ristori, vivrà nella sala al primo piano dell’edificio: «Un ringraziamento – rileva l’assessore – per il loro impegno, la responsabilità, la puntualità, l’attenta accoglienza delle compagnie teatrali e del pubblico, la disponibilità verso tutti, la grande attenzione al mantenimento della struttura in quasi 50 anni».
Il nome del maestro del Natisone, Vico Supan appunto (la cui figlia ha di recente donato al Comune 33 opere del padre), campeggerà invece sul Belvedere di piazzetta San Biagio. Per alcuni dei personaggi citati non sono ancora trascorsi i dieci anni dalla morte, ragione per cui gli uffici comunali, prima di ratificare la delibera d’indirizzo, dovranno acquisire il nulla osta dalla Prefettura e il parere positivo dalla Deputazione di Storia Patria. —
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