Dai tronchi spezzati della foresta di Tarvisio il presepe dei bambini

La natura apparentemente senza vita e senza futuro rinasce grazie al presepe della scuola dell’infanzia. La struttura portante ovvero lo sfondo della rappresentazione della Natività realizzata dai bambini dell’asilo di San Daniele è composta da “fette” di alcuni dei tronchi della Foresta di Tarvisio abbattuti a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito anche la nostra regione nelle scorse settimane. «Da anni c’è un forte legame di amicizia tra l’asilo del capoluogo e il corpo forestale, oggi carabinieri – spiegano le maestre –. Da qui la preziosa donazione: da Tarvisio i Forestali hanno portato i tronchi nella cittadina collinare e hanno provveduto a tagliarli. Le maestre hanno progettato e creato l’ambientazione del presepe poi costruito grazie ai bambini più grandi della scuola. Le “fette” di legno sono state posizionate a scala ricreando l’effetto tipico del sottobosco». Una volta creata la scenografia, i bambini hanno realizzato i personaggi ponendoli sui ciocchi. Pastori e pecorelle sono stati realizzati con bicchieri di carta riciclata di varie misure, lana, carte e bottoni. La sacra famiglia trova riparo sotto un legno sporgente ed è riscaldata dal bue e l’asinello. Le pecorelle possono abbeverarsi nel pozzo di acqua montana e sfamarsi brucando il muschio profumato del sottobosco. Rotoli di carta igienica, gomma piuma bianca e cartoncino sono la materia prima costituiscono la materia prima di questi personaggi. «Il progetto del presepe – spiegano le docenti – si inserisce nel nostro percorso educativo didattico che quest’anno è incentrato sulla scoperta dei sentimenti». —
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