Dai primi passi a Villa Varda al boom industriale
BRUGNERA. Il distretto del mobile Livenza vanta una storia ormai quasi centenaria. Muove i primi passi tra Villa Varda e Ghirano dove, tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta,...
BRUGNERA. Il distretto del mobile Livenza vanta una storia ormai quasi centenaria. Muove i primi passi tra Villa Varda e Ghirano dove, tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, nascono le prime significative esperienze aziendali. Proprio all’interno di Villa Varda, all’epoca di proprietà della famiglia Morpurgo, Domenico Giuseppe De Biasi di San Cassiano, dopo aver imparato il mestiere di falegname a Pordenone, apre un piccolo mobilificio, procurandosi la manodopera tra i mezzadri dei Morpurgo e la gente del luogo: all’azienda affianca una scuola professionale interna per formare i propri dipendenti.
L’azienda di De Biasi chiude nel 1931. Da quella prima pionieristica esperienza nel secondo dopoguerra nascono i mobilifici di Olindo Piccinato, Giuseppe Presotto, Luigi Tomasella, Giovanni Presotto, Luigi Dall’Agnese, per citarne alcuni. A Ghirano viene fondato agli inizi degli anni Trenta il mobilificio dei Fratelli Durante, il più antico di Prata e una delle attività più longeve del distretto liventino. I Durante aprono dapprima un’officina fabbrile, quindi un’impresa edile – che Natale Durante sviluppa e specializza nella realizzazione di opere di bonifica e arginature – e il mobilificio. In particolare la ditta di produzione di mobili conosce una fama nazionale. Sorta inizialmente come laboratorio artigiano per la produzione di bare e piccoli mobili rivolti al mercato locale, nel secondo si trasforma in una delle prime aziende a vocazione industriale. È alla Fratelli Durante, ad esempio, che si sono formati i principali capitani d’industria, spostatisi successivamente nelle varie località dell’alto Livenza. Questi gli esordi di un settore che esplode negli anni ’70 e ’80 con l’internazionalizzazione.
Il riconoscimento di distretto del mobile arriva con una delibera di giunta regionale nel marzo del 2000.
(c.st.)
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