Da pista di volo della Seconda guerra mondiale a circuito per bolidi a quattro e due ruote

MORTEGLIANO. La pista di Lavariano è un libro aperto sulla storia. Sono riconoscibili resti di centuriazione romana; reperti da una villa rustica e una necropoli sono stati rinvenuti da Alfio Nazzi e dall’esperto Aldo Candussio: spille, monete, tegole, frammenti di vasi e anfore, ora al museo del Castello di Udine.
Nel Medioevo, la zona di Groulis era terra collettiva, che la Repubblica di Venezia vendette ai ricchi privati togliendole all’uso comune del villaggio. I prati all’inizio del ’900 furono trasformati dallo Stato italiano per il decollo degli aerei ricognitori impiegati sui fronti della Grande guerra. Proprietà dunque del Demanio, il sito conobbe vicende complesse nel secondo conflitto: tra Lavariano e Risano un campo di aviazione tedesco e varie altre strutture per uso bellico e attività della Todt, utilizzate anche dagli inglesi.
«L’Aero club friulano di Campoformido – riferisce l’imprenditore Renzo Paravano – negli anni del sindaco Gomboso sognava di farne l’aeroclub regionale, ma lo Stato ritenne quel luogo ancora strategico». Lo dismise però qualche anno più tardi, cedendolo alla Provincia e da qui al Comune di Mortegliano, assieme all’ex area addestrativa di Chiasiellis (vi si svolge Festintenda) e all’ex polveriera oltre il Cormôr (oggi maneggio).
Nell’area ex Todt, su 600 dei duemila metri di pista (interrotti dalle strade per Risano e per Sammardenchia), per concessione 30ennale è insediata la Fly Synthesis, che dal 2006 con qualche decina di addetti produce ultraleggeri destinati al mercato internazionale. Altri 300 metri di pista sono gestiti (su versamento di 1.200 euro annui al Comune) dall’associazione di aeromodellismo, presieduta da Roberto Malisan, “250 Squadron Royal Air Force”, che prende nome dal mitico gruppo aeronautico inglese che vi operò fino al ’47. Momenti storici legati alla pista sono stati l’arrivo di Eisenhower nel ’53 dopo i moti di Trieste e nel ’68 l’approdo del pilota di un Mig russo che ha chiedeva asilo politico. Il Comune di Mortegliano ha posto la superficie dell’ex pista, esclusa la parte Fly Synthesis, fra i beni alienabili. (p.b.)
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