Da piazza Vittoria ai giardini il Comune “cura” le fontane

Affidati gli interventi straordinari di manutenzione sulle fonti d’acqua cittadine Tra le opere di pregio anche quelle dei parchi delle Rimembranza e municipale



Alcune sono vere e proprie opere d’arte, testimoni quasi silenziose di diverse epoche della storia di Gorizia, altre sono semplici strumenti di pubblica utilità. Quello che è certo è che le fontane della città sono accomunate da una continua manutenzione da parte del Comune, vuoi per gli aspetti legati al loro pregio architettonico, vuoi per mantenerne la funzionalità.

L’amministrazione comunale in questi giorni ha così affidato degli interventi straordinari al fine di tenere in ordine questa parte del suo patrimonio. Ma in che stato versano le più significative fontane che troviamo nel centro cittadino, ad un primo colpo d’occhio? Facendo un rapido excursus, seguendo la geografia cittadina, la situazione è questa: partiamo da piazza Vittoria, dove troviamo una struttura appena rinnovata e rimodernata. Progettata da Nicolò Pacassi, la fontana del Nettuno venne realizzata dallo scultore padovano Marco Chiereghin nel 1756, con l’interessamento del giudice e rettore Francesco de Gironcoli e dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. A prosciugarne i rubinetti era stata, qualche anno fa, la presenza di alcuni roditori che avevano danneggiato l’impianto idraulico e quello elettrico. Ora la fontana non presenta i segni del tempo ma piuttosto quelli della maleducazione imperante. Se infatti l’architettura e la funzionalità della fontana appaiono in ottimo stato, come pure l’impianto luci di recente introduzione, non si può non notare che la sua parte rialzata subisce l’attacco dello sporco quotidiano e dei frequenti bivacchi dei passanti. Non mancano insomma macchie vecchie e nuove e pure qualche bottiglia di plastica galleggiante. Qui però l’acqua è tornata a zampillare da meno di un anno fra i tritoni, le nereidi e i putti. Un getto idrico garantito per 365 giorni all’anno, per 19 ore al giorno (dalle 8 del mattino fino alle 3 di notte).

Spostandosi ai Giardini pubblici di Corso Verdi troviamo una ben nota fontana neoclassica, fusa in zinco dalla fonderia viennese di Rodolfo Kitschelt, presente nel parco dal 26 giugno del 1877. In realtà in varie epoche era stata spostata, ma poi si è deciso di farla tornare nel suo sito originale. È un dono di un cittadino benemerito dell’Ottocento, il conte Samuel Gyulai, che aveva scelto Gorizia per trascorrerci la pensione. La buona notizia è che nei giorni scorsi qui è tornata l’acqua (ma non i pesci rossi). La fontana è infatti rimasta per lungo tempo a secco a causa della rottura di una pompa idraulica. Per quanto riguarda le sue condizioni visibili, qualche problema sembra comunque esserci. La ruggine pare infatti abbia attaccato le parti metalliche della fontana, nella sua sezione superiore, mentre invece le sue sezioni in pietra e il fondo, almeno a prima vista, si difendono bene.

Un’altra fontana provvista di acqua e in buono stato è poi quella nel parco Comunale e, infine, tra quelle storiche, c’è quella del Parco della Rimembranza. Anche in questo caso gli interventi non devono essere massicci, a giudicare dallo stato del manufatto. —



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