Da Monaco alla casa nel bosco: "Così abbiamo cambiato vita"

La scelta di una famiglia tedesca che si è trasferita a Tarvisio in cerca di serenità. Il padre, un pianista, ha deciso di avviare un’attività agricola e allevare galline

TARVISIO. Hanno deciso di lasciare la città di Monaco di Baviera con tutte le comodità della vita agiata per costruire il loro nido nella foresta di Tarvisio, dove sono giunti la scorsa estate. È la scelta di due coniugi tedeschi, che si sono trasferiti assieme alle loro bambine di due e tre anni.

Angela, 40 anni ha lavorato nel campo finanziario a Zurigo, in Svizzera mentre il marito, il musicista Wilhelm Ricchiuti, 45enne, dalle chiare origini italiane – il era padre pugliese di Bisceglie, ma era nato a Monaco città della madre tedesca – è un artista con alle spalle una bella carriera di pianista noto nel settore della musica classica. Alla nascita della secondogenita, come hanno spiegato nel corso della breve visita alla loro baita, hanno deciso di dare un taglio ai loro impegni per stare con le bambine.

«Ci siamo accorti – hanno spiegato all’unisono – che non era quella che stavamo facendo la vita opportuna per le nostre figlie. Sempre lontani da casa per i nostri impegni di lavoro non eravamo dei buoni genitori e così ci siamo attrezzati di camper e abbiamo cominciato, assieme alle bimbe, a girare per l’Europa alla ricerca di un luogo di pace dove mettere radici».

Francia, Portogallo, Spagna, Austria, Alto Adige e poi sono giunti in Slovenia nel parco del Tricorno e durante l’escursione a Laghi di Fusine e alle abetaie del Tarvisiano, la scoperta di luoghi splendidi.

«Abbiamo collocato su diverse case che ci piacevano dei biglietti che manifestavano il nostro interesse con il nostro numero di telefono – precisa Ricchiuti – e già all’indomani Giuseppe Schnabl, proprietario della casa che ci piaceva di più, ci ha chiamato. Trovata l’intesa sul prezzo d’acquisto, l’abbiamo comprata e ora siamo felici di averlo fatto».

Non solo, dal proprietario tarvisiano hanno acquistato anche un terreno nel vicino borgo di Ortigara dove intendono avviare un’attività agricola per il sostentamento della famiglia. Per ora hanno cominciato ad allevare alcune galline che forniscono le uova.

«Quanto prima compreremo anche due pecore per avere il latte fresco» aggiunge Angela. Con i consigli di Giuseppe Schnabl, intanto, hanno preparato la legna per l’inverno, hanno installato i pannelli fotovoltaici per produrre l’energia elettrica per il fabbisogno della casa, mentre l’acqua la pescano da una vicina sorgente. Le delicate mani del pianista, in breve hanno dunque imparato a maneggiare la motosega, a spaccare la legna e a zappare la terra per realizzare l’orto.

«È un piacere fare le cose da soli» afferma Ricchiuti. Ma l’inverno praticamente isolati, visto che la casa è raggiungibile solo con mezzi fuoristrada, potrà riservare situazioni di disagio.

«Siamo preparati anche a questo – aggiunge –. Ma per il prossimo inverno contiamo di poterci trasferire nella casa rurale del borgo che deve essere ristrutturata, in modo di avere una viabilità accessibile per anche fare in modo che le bambine possano frequentare la scuola materna di Tarvisio».

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