Da Mani pulite al Comune Zuliani ora studia da sindaco

. Per le elezioni comunali è caccia al candidato sindaco. Fra quanti sono animati da passione civica non è sfuggito il ritorno a Mortegliano di un personaggio del calibro del colonnello dei carabinieri Roberto Zuliani, arcinoto alle cronache nazionali per aver affiancato Antonio Di Pietro nella lotta al crimine organizzato di “Mani pulite”. E pure per averci litigato. Dopo aver occupato posti di responsabilità e prestigio a Milano, Roma e in altre città, si è congedato da responsabile della Direzione investigativa antimafia di Padova e Trieste – ultimo incarico ricoperto attivamente nell’Arma – ed ha scelto di godersi la pensione in paese.
Ma, con ogni probabilità, per lui non ci sarà riposo. Sono in molti, infatti, a tirarlo per la giacca, cercando di convincerlo a mettersi a disposizione della politica e della comunità morteglianese, dove afferma di sentirsi del tutto integrato.
Val la pena ricordare l’episodio che lo rese famoso: il 17 febbraio 1992, a Milano, sorprese in flagrante Mario Chiesa, manager del Pio Albergo Trivulzio, mentre intascava una tangente di sette milioni di lire da un impresario. «Questi soldi sono miei», disse Chiesa. «No, sono soldi nostri» gli rispose l’allora giovane capitano dei carabinieri, mettendogli le manette.
Al tempo Zuliani già vantava curriculum e carriera importanti, iniziata nel 1986 come comandante al Norm di Ancona. Nel 1998 comanda il reparto operativo carabinieri di Milano, fino al 1992, occupandosi di racket, estorsioni, sequestri. Dopo una parentesi a Lamezia Terme, torna a Milano assegnato al Reparto operativo speciale, sezione Anticrimine, poi comandante della prima sezione del Reparto operativo del Comando provinciale di Roma, dove rimane fino al 2002. Per tre anni consulente e ufficiale superiore di collegamento dell’Arma presso la Commissione parlamentare antimafia e ancora per tre trasferito allo Stato Maggiore della Difesa a capo della Sezione Terrorismo e criminalità organizzata. Ha operato inoltre a Gorizia e a Caltanissetta.
«Zuliani è una persona molto valida, che può dare un contributo molto importante alla comunità». Quasi un’investitura quella dell’ex sindaco Eddi Gomboso, sulla cui discesa in campo sono in tanti a giurare a Mortegliano giurano. Alla guida del Comune dal 1990 al 2009, già numero uno di Cafc Spa e ora presidente della cooperativa Blave di Mortean, l’interessato si schermisce: «Si sta facendo qualche riflessione, in termini molto sereni – afferma Gomboso –. Ci saranno confronti ad ampio raggio».
Analogo il commento dello stesso Zuliani: «È un discorso assolutamente prematuro». Per la conferma, ci vorrà tempo: «Scenari ancora aperti», chiosa infatti colui che è indicato come il “regista” del progetto, Ado Colosetti, da sempre attento alla realtà locale.
Ma l’interesse dei cittadini è puntato anche sulle altre iniziative che si muovono nella politica morteglianese in vista del ritorno alle urne. Quanto al sindaco in carica Alberto Comand, a fine secondo mandato, dice di volersi prendere un anno “sabbatico”. Non è escluso però, secondo voci vicine all’amministrazione, che sia disponibile a impegnarsi come consigliere, assieme a parte dell’attuale maggioranza. La candidata a guidare il Comune per questo progetto potrebbe essere l’assessore Gioella Comand, classe 1987. —
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