“Cyrano de Bergerac”, il Verdi alza il sipario con la pièce di Ferrini

Venerdì alle 20.45 il sipario del teatro Verdi di Maniago si alza su “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand. Uno spettacolo diretto e interpretato da Jurij Ferrini, con Rebecca Rossetti, Angelo Tronca, Raffaele Musella, Matteo Alì, Francesco Gargiulo, Cecilia Bozzolini, Michele Schiano di Cola, Riccardo De Leo e Gianluca Guastella.
La produzione è del teatro stabile di Torino (progetto “Urt”). Poeta, soldato, innamorato e idealista, Cyrano de Bergerac è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. Un eroe romantico e al contempo un personaggio moderno.
Attraverso Cyrano, Rostand si rivolgeva, secondo il ricordo del figlio Maurice «a una generazione senza più alcuna fede. I giovani che ascoltavano i colpi inferti all'animo di Cyrano, e che si consolavano con il suo pennacchio, erano già i condannati del 1914». Rostand diede loro la forza di morire senza disperarsi. Non potendo impedire che morissero da martiri, gli diede il coraggio di essere eroi.
Ed è per questo che “Cyrano de Bergerac” è più di una commedia eroica in cinque atti: è un inno romantico al valore. Nella carriera di attore e regista, Ferrini ha saputo destreggiarsi tra autori classici e moderni, spogliando i testi per restituirli nelle loro scarna e pungente nudità.
Il prossimo appuntamento al Verdi è in calendario il 15 febbraio: Paolo Bonacelli, Giuseppe Pambieri e Valeria Ciangottini saranno gli interpreti di “Classe di ferro”, pièce di Aldo Nicolaj sul tema della terza età. Il 3 marzo Silvio Orlando sarà il protagonista de “La Scuola”, spettacolo divenuto anche film di successo negli anni Novanta. A dirigere un cast di assoluto livello (Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini) Silvio Orlando ha voluto Daniele Luchetti.
L'8 marzo Comune di Maniago e Ambito distrettuale Nord 6.4, in collaborazione con la Commissione pari opportunità della Regione, offrono al pubblico un appuntamento fuori abbonamento: “Argia”, produzione della compagnia pordenonese Molino Rosenkranz.
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