Crollato il tetto di villa Cernazai Pontoni

PREMARIACCO. Imploso, letteralmente sbriciolatosi. Il tetto di villa Cernazai Pontoni, gioiello storico-architettonico che svetta sulle colline di Ipplis di Premariacco, è interamente crollato, ieri, verosimilmente per effetto del temporale abbattutosi sul Cividalese nella notte fra sabato e domenica. Nessuno ha avvertito il boato del cedimento: del disastro si sono accorti, nel tardo pomeriggio, alcuni passanti.
E lo scenario con cui ora si deve fare i conti è a dir poco avvilente, per l’entità del danno, in primis, ma anche, se non soprattutto, per il fatto che di incidente annunciato si tratta.
Da ormai due anni, infatti, la minoranza consiliare cividalese e - parallelamente - il Comitato “Ipplis da ritrovare” si battono per stimolare l’attenzione delle istituzioni nei confronti di una struttura che necessitava di urgenti, improcrastinabili (così si era detto più volte, anche in sede di assemblea civica) interventi di messa in sicurezza.
Il rischio prospettato si è tradotto, adesso, in realtà (paradossalmente, a due giorni di distanza dalla notizia dell’imminente sigla di un protocollo d’intesa fra l’amministrazione di Premariacco e quella di Cividale, titolare del complesso, per la valorizzazione del parco e per la ricerca di fondi con cui finanziare le opere di risanamento): la copertura ha ceduto e compromesso seriamente la stabilità della facciata.
«Basta un niente, a questo punto - ha commentato, dopo un sopralluogo, il sindaco di Premariacco, Roberto Trentin -, e verrà giù anch’essa. Una finestra è pericolosamente inclinata verso l'esterno: un indizio, purtroppo, più che eloquente».
Imperativa l’emissione, in via immediata, di un’ordinanza per la tutela della pubblica sicurezza: la zona va resa off limits, per evitare pericoli.
Dell’accaduto sono subito venuti a conoscenza (e si sono precipitati sul posto) la consigliera cividalese Maria Cristina Novelli, cui si devono ripetute interrogazioni e solleciti in tema, la direttrice del Museo cristiano e del tesoro del Duomo, Elisa Morandini, e naturalmente gli esponenti del Comitato “Ipplis da ritrovare”, grazie al cui impegno il complesso si era classificato al primo posto nella graduatoria regionale dei Luoghi del cuore del FAI.
E il sentimento dominante è, giocoforza, la rabbia, per gli appelli rimasti inascoltati. «Ci sono - tuona la Novelli - precise responsabilità».
«È il momento di agire - fa eco il primo cittadino di Premariacco -, indipendentemente dal procedimento giudiziario in corso per stabilire la proprietà del bene, conteso fra il Comune di Cividale, che lo aveva ottenuto tramite lascito testamentario, e gli eredi: Regione e Soprintendenza devono intervenire all'istante, o perderemo tutto».
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