Croce verde, i lavoratori solidali con il presidente

GRADISCA. I lavoratori della Croce verde gradiscana fanno quadrato attorno al proprio presidente Flavio Bello. «È vero che non riceviamo gli stipendi da alcuni mesi: ma siamo sempre stati perfettamente informati della situazione e non abbiamo nulla da obiettare sulla condotta del presidente, che ci sta mettendo la faccia».
I dipendenti della onlus gradiscana hanno inteso rendere nota la propria posizione nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede di villa Olga, il giorno dopo che una lettera di un dipendente denunciava i ritardi nei pagamenti. Non nascondono la difficoltà, i lavoratori di Croce verde, ma si dichiarano «del tutto consapevoli» sia della crisi che sta colpendo con la sua scure anche il mondo delle associazioni che fanno sociale, sia degli sforzi operati dai vertici dell’associazione per ottenere la liquidità necessaria all’erogazione degli arretrati. «Fra noi ci conosciamo tutti, e siamo sulla stessa barca: nessun operatore attualmente in organico può avere scritto quella lettera alla stampa. L’autore avrebbe potuto metterci la faccia anziché seminare zizzania fra chi, pur con mille difficoltà, continua a garantire i servizi».
Secondo i 7 dipendenti della Croce verde il presidente Bello li ha tenuti costantemente informati sulla situazione, l’ultima delle quali in una riunione a fine giugno. La perdita di un importante appalto, la crisi che impedisce agli utenti di pagare tempestivamente anche piccole fatture, il lavoro che scarseggia, le gare al ribasso che costringono le onlus a lavorare praticamente in perdita; le banche che non si sbilanciano; e, non da ultimo, il fatto che le onlus sono parificate a tutti gli effetti a delle aziende sia dal punto di vista fiscale che contributivo. Queste le cause che rendono difficile, difficilissimo stare a galla.
«Chiediamo più lavoro, non soldi: stiamo cercando appalti ovunque, ma certe dinamiche non ci aiutano – precisano ancora dalla Croce verde –: anche i contributi delle istituzioni scarseggiano rispetto al passato. Eppure nessuno è mai stato licenziato dalla Croce verde per contenere le spese. Sarebbe troppo facile, ma scorretto. Noi continuiamo a fare responsabilmente il nostro lavoro, nella certezza che verrà compiuto ogni sforzo per rientrare dal debito coi lavoratori. Ma le istituzioni potrebbero aiutarci».
A breve, l’assessore provinciale al Lavoro, Ilaria Cecot, dovrebbe incontrare i dipendenti. Che in chiusura ringraziano don Valentino Comar per la generosa donazione di uno zaino da emergenza in occasione del suo 60º di sacerdozio.
Luigi Murciano
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