Cro, trasporti irregolari «Il servizio viola le leggi»

AVIANO
«La direzione del Cro era già stata avvisata che il servizio di trasporto svolto dalle associazioni verso l’aeroporto violava le leggi e i regolamenti, ma ha preferito cercare un inspiegabile scontro, impedendo ai noleggiatori con conducente qualsiasi tipo di visibilità, come se fossimo fuorilegge».
Lo afferma Mauro Luca, noleggiatore con conducente, che fa precise accuse nei confronti della direzione del Cro e dell’associazione Angolo.
La vicenda risale a una decina di giorni fa, quando una auto dell’Angolo era stata fermata in autostrada e sequestrata dalla Polstrada perché priva della licenza di noleggio con conducente. Le conseguenze peggiori le ha avute la donna siciliana che aveva appena finita la chemioterapia e si è trovata ad attendere un’ora sotto la pioggia il taxi che l’avrebbe accompagnata all’aeroporto.
Luca conferma che la segnalazione alla Polstrada è stata fatta più volte dai noleggiatori con conducente. «Prima del sequestro – racconta – al banchetto di informazioni del Cro c’era un depliant dell’associazione che promuoveva il trasporto, indicando la necessita di un contributo spese. Da quanto ho potuto apprendere si trattava di 60 euro. Quando ho segnalato che facevano una cosa illegale, sono stato invitato dalla direzione del Cro a farmi i fatti miei».
Di conseguenza lui e altri colleghi, prosegue il racconto di Luca, hanno esposto la propria pubblicità all’interno dell’istituto, dopo avere presentato domanda e avere atteso risposta: «Dopo 90 giorni – prosegue – abbiamo ritenuto valesse il principio del silenzio-assenso e, quindi, abbiamo esposto un cartello con i nostri numeri e tariffe. Dopo poco tempo siamo stati invitati a rimuoverli».
Ma Luca accusa anche il Comune di Pordenone, in particolare «l’assessore Chiara Mio che ha concesso 25 mila euro per i radio taxi di Pordenone, al consorzio guidato da Galliano Cogo, che rappresenta 15 taxisti, il solo indicato nell’elenco telefonico, unico strumento a suo dire utilizzabile all'interno dell’ospedale. «È forse volontà del Cro – si chiede – favorire attività economiche private a danno di altre? Se fosse così significa che la volontà sarebbe quella di rendere il trasporto per l’aeroporto economicamente insostenibile per i suoi ospiti». Sostiene che mentre i taxi arriva a chiedere 160 euro, i noleggiatori con conducente 90.
Luca sostiene di avere presentato una serie di esposti per denunciare la situazione: «Al Cro non mancano i collegamenti – conclude –, ma è la direzione che non vuole essere trasparente e preferisce complicare la vita alle persone che stanno male».
Donatella Schettini
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