Crisi dell'edilizia, il gruppo Polese chiede il concordato

Tra i principali lavori dell’impresa sacilese, che ha 45 dipendenti, il nuovo ospedale e il comando provinciale dei carabinieri

L’impresa Polese spa di Sacile, uno dei fiori all’occhiello del panorama industriale della regione, ha depositato al tribunale di Pordenone un’istanza di concordato preventivo in continuità aziendale.

Strumento che consente agli imprenditori in stato di crisi, in caso di omologa del concordato, di scongiurare la liquidazione giudiziale attraverso un piano di rilancio. L’istruttoria relativa alla pratica deve però ancora cominciare. Si attende dunque il vaglio del tribunale collegiale di Pordenone, che deciderà sull’ammissione della Polese spa al concordato e sulla nomina del commissario giudiziale.

Intanto nella sede di Unindustria si è tenuto un vertice fra le sigle sindacali e la proprietà. Seguiranno altri confronti e l’assemblea dei lavoratori per delineare le strategie.

La Polese spa, specializzata nella costruzione di medie e grandi opere nei settori edilizia, infrastrutture ambiente e energia, dà attualmente lavoro a 45 persone (tre posizioni sono occupate dalla proprietà) ed è impegnata in numerosi e importanti cantieri per la realizzazione di infrastrutture.

In particolare nel capoluogo del Friuli occidentale l’impresa sta realizzando, in associazione temporanea con Cmb di Carpi, il nuovo ospedale e la cittadella della salute in via Montereale e l’intervento per il nuovo parco inclusivo al San Valentino, sponsorizzato dalla famiglia Locatelli. Ci sono poi altri cantieri in previsione.

All’orizzonte, però, si profila una riduzione del personale: si ipotizzano fra i 15 e i 18 esuberi. Quattro dipendenti hanno già chiesto l’interruzione del rapporto di lavoro, avendo ricevuto altre offerte mentre il rinnovo dei contratti a termine in essere risulta a rischio.

Come si è arrivati alla domanda di concordato? La storica impresa sconta un periodo di difficoltà finanziaria legato principalmente a due fattori: il cantiere del ponte sul Ticino a Vigevano in provincia di Pavia (ereditato da Fadalti con l’acquisizione del ramo d’azienda da parte di Polese spa nel 2011) e la mancata vendita di una ventina di appartamenti di edilizia residenziale che l’azienda sacilese ha costruito.

Difficoltà che si conta di superare con il concordato e l’annesso piano industriale di rilancio. La Polese è una delle imprese che hanno contribuito a dare lustro alla storia industriale pordenonese. Fondata nel 1970 dal geometra Ruggero Polese, ora è guidata dalla seconda generazione della famiglia di imprenditori. Fra gli appalti pubblici completati di recente, figura la nuova sede del comando provinciale dei carabinieri in via Planton, edificata nel 2012.

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