Cremazioni, in Friuli Venezia Giulia ci sono tre impianti

UDINE. Una soluzione che diventerà predominante in futuro quella della cremazione, una forma rituale di sepoltura che per motivi di spazi, crisi economica e costi ridotti rispetto all'inumazione e anche per le attuali aperture date a questa pratica dalla Chiesa cattolica sta prendendo sempre più piede.
Gli impianti di cremazione nel Friuli Venezia Giulia sono tre, a Udine, Trieste e Cervignano, e il loro ciclo di vita va dai 25 ai 30 anni con continue e costanti manutenzioni. In Italia sono due i costruttori di questo tipo di strutture: uno si trova nella zona industriale di Udine e l’altro in Emilia Romagna.
In Belgio, Germania, Francia i richiedenti la pratica della cremazione si attestano a livello nazionale attorno ad una percentuale del 40%, in Inghilterra del 70%. Percentuali alte in Svizzera che salgono fino al 75%.
La nostra Legge regionale consente la dispersione delle ceneri, pratica laica minoritaria, ma solo il 10% lo fa.
«La cremazione ha delle tariffe ministeriali che si aggirano attorno ai 600 compresivi di Iva - spiega Fabrizio Giust amministratore delegato della Gem Matthews International -. Adesso c'è la tendenza, visto la mancanza di fondi delle amministrazioni comunali, a dare questo servizio in concessione secondo le normative dell’operazione di Project Financing».
«Il privato finanzia la costruzione dell’impianto di cremazione e ne gestisce il servizio con il controllo del Comune. Il processo di cremazione - spiega Giust - avviene a circa 1000 gradi ed ha una durata media di 80 minuti. L’alta temperatura e l’ossidazione dei prodotti di combustione garantiscono la completezza della combustione e l’abbattimento di composti organici».
«Le emissioni in atmosfera vengono minimizzate dai sistemi di abbattimento dei fumi e sono in conformità con le normative europee e nazionali. Esistono dei sistemi di identificazione delle ceneri - spiega l’ad della società di costruzione forni crematori - che consentono il controllo di tutto il processo di cremazione evitando possibili errori umani nel trattamento delle ceneri stesse. Questo sistema consente di evitare dubbi ed errori nelle identificazioni delle ceneri in quanto il forno non entra in funzione se i codici di riferimento del feretro non coincidono. Questo dissolve qualsiasi dubbio sulla certezza che le ceneri appartengano al proprio defunto».
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