Crac Serrmac sas Sei vanno a processo, un patteggiamento

La ditta di Gerardo Parisi nel maxisequestro ai Casamonica Nel mirino gli amministratori e i beneficiari dei pagamenti

BUDOIA

Quattro anni fa il nome della Serrmac sas di Parisi Gerardo & C, con sede in via Primo maggio a Budoia salì alla ribalta delle cronache perché furono messi i sigilli allo stabilimento della società fallita nell’ambito di un maxisequestro disposto nei confronti di un’organizzazione criminale trasversale con soggetti legati alla camorra, alla ’ndrangheta e al clan dei Casamonica. L’azienda di Parisi era però già nel mirino della guardia di finanza e della procura di Pordenone. Era stata proprio la procura a chiederne il fallimento, l’8 marzo 2016.

Gli amministratori di fatto e di diritto e i beneficiari dei pagamenti distrattivi sono stati rinviati a giudizio la scorsa settimana dal gup Giorgio Cozzarini. Sei affronteranno il processo dinanzi al tribunale collegiale il 12 febbraio: Gerardo Parisi, 67 anni, originario di Serra San Bruno e residente Burgherio, legale rappresentante della società fallita; l’amministratore di fatto dal 13 settembre 2013 al 17 settembre 2015 Stefano Aureli, 60 anni, residente a Roma; i beneficiari dei pagamenti distrattivi in proprio o nella veste di amministratori di società Roberto Giuseppe Cicivelli, 51 anni, di Roma, Franco Pirottina, 63 anni, di Bolzano, Guido Benetta, 65 anni, di Treviso.

Dinanzi al gup, il prossimo 16 dicembre, sarà definita con un patteggiamento invece la posizione di Luciano Piersanti, 59 anni, residente a Roma, che il pm Monica Carraturo ha inserito fra i beneficiari delle distrazioni. La curatela fallimentare si è cosituita con l’avvocato Elisa Martin nei confronti dei due amministratori. La procura ha contestato a Aureli e Parisi più fatti di bancarotta fraudolenta: distrazioni, anche a insolvenza conclamata e tramite la registrazione di false fatture, pagamenti preferenziali per 471.476 euro, operazioni dolose che hanno aggravato il dissesto di 1,9 milioni, come la sistematica omissione dei versamenti erariali e previdenziali per 443.297 euro. Il solo Parisi è accusato di aver ottenuto un finanziamento di mezzo milione di euro da una banca dissimulando lo stato di insolvenza dell’azienda.

Va precisato, per evitare equivoci, che la fallita non ha nulla a che vedere invece con la fiorente Serrmac International srl di Polcenigo, azienda leader nel suo settore. —

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