Crac, Electrolux perde 6 milioni

Imminente il no al concordato per due aziende che vendevano elettrodomestici ai mobilifici
Di Enri Lisetto

E’ molto vicina la dichiarazione di fallimento per due aziende che orbitavano nel mondo del commercio all’ingrosso di elettrodomestici. Su Set in spa in liquidazione e Fin base srl, entrambe con sede a Maron di Brugnera in via Carpenè, pendono tre spade di damocle: il no dei creditori al progetto di concordato preventivo, la richiesta di fallimento azvanzata dalla procura e, ultima in ordine di tempo, quella di autofallimento depositata dalla proprietà.

Il tribunale ieri ha acquisito le relazioni dei commissari giudiziali, Francesco Ribetti e Paolo Pilisi Cimenti, nonché ascoltato le ragioni della procura e quelle della controparte.

Set in spa in liquidazione, proprietaria di centri commerciali non attivi, a Trieste e Narvesa della Battaglia, aveva cessato l’attività a gennaio. Fin base srl è proprietaria di due capannoni a Maron e dell’azienda, data in affitto alla Set in, che vendeva elettrodomestici Electrolux ai mobilifici del triveneto. L’azienda aveva un mandato ufficiale dalla multinazionale svedese (poi revocato) che, con questa operazione, mette sul bilancio, in rosso, quasi 6 milioni di euro.

Le sue società di Maron contano una quarantina di dipendenti in tutto. Il socio di riferimento è l’imprenditore di Conegliano Severino Baseotto, ora detentore, in affitto, della Virgin srl.

Ammesse a suo tempo al concordato preventivo, poco dopo, la procura aveva chiesto il fallimento, mentre i commissari, dopo il no dei creditori al piano di ristrutturazione, hanno evidenziato «situazioni non chiare» che hanno portato il tribunale a convocare un’udienza per verificare la sussistenza dei requisiti per la revoca della procedura.

E’ molto probabile che i giudici sciolgano la riserva già oggi. Viste le tre premesse (no dei creditori, richiesta di fallimento della procura e autofallimento delle società), non si prefigura un esito entusiasmante.

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