Coronavirus, la situazione contagi nel Pordenonese: sette decessi, ecco chi sono le ultime vittime

PORDENONE. Continuano i decessi legati al Covid-19 in provincia di Pordenone. Tra domenica e ieri sono state 7 le persone che hanno perso la vita a causa del virus o che comunque sono state trovate positive prima di morire.
Era molto conosciuto a San Vito al Tagliamento Corrado Tavan, morto ieri nel reparto di medicina dell’ospedale di Pordenone. Era uno degli autisti volontari che si metteva a disposizione di chi aveva bisogno di trasporti sociali. Lo ricordano in città come una persona sempre pronta a aiutare gli altri.
Sempre all’ospedale di Pordenone è morta anche una donna di Cordenons, Manuela Magris, 49 anni, con patologie pregresse. Era ospite dell’Anffas a Pordenone.
Viveva a Meduno Pierina Paveglio, 92 anni, mancata domenica nel reparto medicina Covid dell’ospedale di Pordenone. Nello stesso reparto sempre domenica è mancato anche un uomo di 82 anni di Spilimbergo. Nella medesima data, nel reparto di pneumologia Covid dell’ospedale di Pordenone, è morto Alfredo Giuseppe Spagnolo, 81 anni, di Porcia. Nell’elenco figurano anche un uomo di Pordenone di 76 anni, morto nel reparto di medicina Covid dell’ospedale cittadino, e una donna di 87 anni di Pordenone deceduta all’ospedale di Spilimbergo.
Secondo i dati forniti dalla Regione il numero dei decessi in provincia di Pordenone (calcolati dall’inizio dell’epidemia a marzo) è arrivato a 475.
All’ospedale di Pordenone è proseguita la lieve flessione dei ricoveri di persone positive al Covid, andamento che era iniziato negli ultimi giorni. Il fine settimana appena trascorso è stato relativamente tranquillo, con un numero di accessi di pazienti minore di quello dei giorni precedenti. Discorso diverso per la terapia intensiva, dove tutti i posti letto Covid continuano a essere occupati.
Ieri è stato riaperto il reparto di chirurgia generale, che era stato messo in quarantena il 7 gennaio scorso dopo la scoperta di alcuni operatori positivi. Erano stati bloccati i ricoveri e in questo periodo di quarantena non sono emersi operatori o pazienti positivi.
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