Cormòns, chiude la Coop il personale sarà ridotto

La filiale abbasserà le saracinesche sabato: previsti sconti su tutta la merce Si prospetta la cassa integrazione per alcuni dipendenti del supermercato
Cormons 22 Giugno 2015. Negozio Coop in centro. © Foto Petrussi
Cormons 22 Giugno 2015. Negozio Coop in centro. © Foto Petrussi

NS. Un’istituzione del commercio cormonese chiude dopo più di un secolo di vita. La filiale delle Cooperative Operaie della cittadina collinare infatti è stata toccata anch’essa dalla crisi che ha riguardato il colosso regionale e calerà le serrande con la fine della settimana: sabato 27 giugno sarà l’ultimo giorno di apertura.

Ma i locali che per più di cento anni hanno ospitato la Coop non resteranno vuoti: dopo qualche giorno di pausa, infatti, già dal prossimo mese di luglio il supermercato riaprirà i battenti, perché un privato ha già rilevato la struttura.

Un cambiamento che però non sarà indolore per il personale: solo un paio dei cinque dipendenti attuali infatti dovrebbe essere riassorbito nella nuova realtà. Per gli altri si prospetta purtroppo la cassa integrazione.

Un epilogo, quello delle Coop Operaie a Cormons, che è dispiaciuto molto la comunità: il supermercato, infatti, era uno degli esercizi commerciali storici della città, con un secolo di vita alle spalle, ma anche per la sua posizione assolutamente centrale essendo situato tra via Pozzetto e via Matteotti.

Generazioni di cormonesi e non solo vi hanno lavorato e soprattutto acquistato la spesa quotidiana: rito, quest’ultimo, che comunque proseguirà sotto una nuova proprietà, ma appunto non più sotto l’insegna delle Coop Operaie. Una realtà, quest’ultima, travolta negli ultimi mesi dal noto crack che ha portato alla chiusura di numerosi punti vendita in tutto il Friuli.

Sul sito Internet del gruppo triestino, comunque, è ancora possibile leggere la storia delle Coop Operaie.

«Le Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli vengono istituite il 26 ottobre del 1903, nello stesso periodo nel quale, a Vienna, si costituisce l'Unione delle società cooperative austriache - si legge su www.coopts.it -. L’avvio dell’Istituto permette l’inaugurazione, il 3 dicembre dello stesso anno, del primo “spaccio” in via dell'Istria a Trieste: seguirà, prima della prima guerra mondiale, l’apertura di 43 esercizi, nel particolare 36 negozi e 7 macellerie, in un ampio territorio che oltre Trieste e Muggia comprenva anche la vicina Slovenia con Capodistria, Isola, Rovigno, ma anche Gorizia, Gradisca, Cormons e Mossa per quanto rigurda l’Isontino, diversi centri nel resto della Regione.

Da giovedì a sabato, negli ultimi tre giorni di apertura del punto vendita di via Natteotti, sono previsti forti sconti su tutta la merce. Un’occasione per riempire il carrello senza svenarsi.

Matteo Femia

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