Cordovado piange Rossana, la campionessa di pallavolo morta a 26 anni

Impressione e cordoglio, ben oltre i confini di Cordovado, per la prematura scomparsa di Rossana Milazzo, giocatrice di pallavolo stroncata dal male a 26 anni. Il rosario in suffragio sarà recitato alle 20 di oggi, domenica 12 agosto, nel duomo di Cordovado, dove alle 10 di domani, lunedì 13, le sarà dato l’ultimo saluto.
La giovane, laureata in statistica, si è spenta a San Vito venerdì pomeriggio. Il padre, Mario Milazzo, docente universitario a Ca’ Foscari e titolare di uno studio a Sesto al Reghena, ha ringraziato commosso le tantissime persone hanno manifestato dispiacere e cordoglio. La madre, Maria Teresa Innocente, ieri mattina ha affidato al proprio profilo Facebook l’addio alla figlia con una breve, ma struggente frase: “Fai volare ancora la palla, amore mio”.
A Cordovado, la commozione è sul volto di tutti. Dolore e incredulità anche tra gli ex liceali delll’istituto Le Filandiere di San Vito. Alla scuola sanvitese Rossana Milazzo aveva conseguito il diploma scientifico. Aveva successivamente conseguire la laurea triennale e specialistica in Statistica all’università di Padova.
Una perdita difficile da accettare, che ha colpito come un fulmine anche il mondo del volley friulano e veneto: Rossana era infatti una sportiva molto conosciuta e apprezzata. Nel 2017, poco prima che il male si riaffacciasse, la giovane aveva chiesto di potersi allenare nuovamente a Chions. Voleva riprendere per la seconda volta la sua passione. Lo ricorda il presidente della Polisportiva, Mauro Bressan. «Il suo ritorno in palestra era la spia che non gli mancava il coraggio di affrontare nuove sfide, e soprattutto che volesse ricominciare a vivere a tutto tondo la sua giovinezza – ricorda commosso –. Dire che la sua perdita ci rattristra, è dire nulla». Un dolore che a Chions conoscono bene. Rossana Milazzo era stata compagna di squadra nelle giovanili e in serie C di Sandy Gorgato, scomparsa in un incidente sulla Pontebbana nel marzo 2012.
Erano state compagne di squadra alla Polistar Chions, prima che si chiamasse Friultex. Indimenticabile, quella formazione: in poco tempo, Rossana Milazzo assunse i gradi di capitano. L’assistente di quegli anni, Stefano Gregoris, oggi tra i più importanti tecnici di giovanili in Italia, ha scritto ieri una lettera che ha inquadrato perfettamente il carattere di Rossana: «Quante partite ci hai fatto vincere, o capitano, con la tua personalità. Quante gare e aperitivi». Momenti oggi ancora più indimenticabili. Infine, Sara Perrone, che ha smesso col volley per entrare con successo nella Scuola di polizia, ha dato una definizione magnifica di Rossana Milazzo, salutandola così: “Ciao Ross, campionessa dentro e fuori dal campo». Addio, capitano. —
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