Cordenons vince la “battaglia della discarica”

La causa è durata 13 anni. A Pordenone «581 mila euro e non 6 milioni» per i rifiuti a Vallenoncello. Il sindaco: «Ottimo lavoro»



Fine del contenzioso con Pordenone, il Consiglio di Stato si è espresso. L’ultimo grado della giustizia amministrativa ha stabilito che Cordenons dovrà corrispondere a Pordenone 581 mila euro (700 con gli interessi) per le 43.400 tonnellate di rifiuti urbani tal quali che ha conferito nella discarica di Vallenoncello tra il 2000 e il 2006.

Per l’amministrazione Delle Vedove la sentenza rappresenta una vittoria. È un importo sostenibile per il bilancio comunale (sarà prelevato dal fondo rischi di un milione di euro già accantonati negli anni) ed è soprattutto ben lontano dai quasi 6 milioni di euro (comprensivi di interessi) chiesti dal capoluogo. Con Pordenone saranno ora concordati tempi del pagamento.

«Le scelte strategiche sono risultate vincenti, impeccabile è stato il lavoro degli uffici e la sentenza un sospiro per le casse del Comune», è il commento del sindaco Andrea Delle Vedove. La sentenza era attesa da luglio, quando si è tenuta l’udienza davanti al giudice nella quale a rappresentare il Pordenone sono stati gli avvocati Marcello Clarich e Ludovico Marco Benvenuti; per Cordenons gli avvocati Fabio Francario e Massimiliano Bellavista.

La quinta sezione del Consiglio di Stato, nell’accogliere l’appello del Comune di Pordenone quanto alla esigibilità del credito, ha dato però ragione a Cordenons rispetto alla quantificazione del debito, rigettando quella fatta dall’appellante e ritenendo corretto quello calcolato dalla perizia tecnica presentata dal Comune di Cordenons: questa stabiliva in 581 mila euro l’importo dovuto, perché il quantum non può essere superiore all’equivalenza di rifiuti portati a suo tempo da Cordenons a Vallenoncello tradotti in sovvalli (rifiuto trattato) come esige la nuova normativa.

«Questo risultato si è potuto ottenere grazie alla tenacia dell’amministrazione – commenta Delle Vedove – per dimostrare questo, abbiamo dovuto affidarci alla consulenza dello studio Zoppellari che ha tradotto il disagio a noi imputabile in una cifra equa e sostenibile. In questi tre anni abbiamo sempre risposto al consiglio comunale che chiedeva notizie sull’andamento della controversia. Attaccare l’amministrazione attraverso un’opposizione non critica, ma negativa – conclude – non va di certo a favore dei cittadini. Fortunatamente questa amministrazione risulta vincente anche nelle sedi giudiziarie».

Il contenzioso era stato avviato da Pordenone nel 2006 prima davanti al Tar di Trieste, quindi – impugnando la sentenza di primo grado – nel 2010 con il ricorso al Consiglio di Stato.

La restituzione del debito era vincolata all’apertura della nuova discarica di Cordenons, opera che è stata inaugurata a giugno dall’amministrazione Delle Vedove. Nel frattempo nessun tentativo di accordo tra le parti sulla quantificazione del debito era andato a buon fine, da qui la decisione di rimettersi alla sentenza del Consiglio di Stato, giunta dopo nove anni. –



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