Coppa del mondo: la Fis boccia Tarvisio e organizzazione

In cinque punti i motivi della decisione di cancellare l’evento: «La pista di Prampero noiosa e troppa politica nel Comitato»

TARVISIO. In paese tutti ne parlano, pochi però hanno avuto la possibilità di vederla. La lettera con cui la Fis, la Federazione internazionale di sci, ha motivato l’estromissione di Tarvisio dal circuito di Coppa del Mondo femminile, sta diventando argomento dibattuto. Il Messaggero Veneto è in grado di rendere noti i contenuti della missiva scritta da Atle Skardaal, direttore generale di gara della Coppa del Mondo di sci femminile.

Sono cinque i punti che bocciano Tarvisio, carente, a detta della Fis, sia dal punto di vista organizzativo che logistico. A pesare però, anche l’instabilità “politica” all’interno della Fisi nazionale. «Contestazioni interne e a livello di politica nazionale dello sci – si legge nel documento – hanno indebolito Tarvisio come organizzatore, in particolare per la mancanza di progetti futuri, ma anche per la mancanza di supporto finanziario dell’evento da parte della Fisi. Inoltre, una situazione localmente instabile inerente la politica dello sci, ha portato a rimpasti, cambiamenti e incertezza nelle posizioni chiave all’interno del Comitato organizzatore».

E proprio nei riguardi del Comitato organizzatore, Skardaal non risparmia critiche: «Il Comitato non è stato in grado di ottenere un riconoscimento locale e regionale, impegno e supporto per far valere gli eventi a un livello accettabile per la Coppa del Mondo. La Coppa di sci alpino è riconosciuta pressoché a livello mondiale, cosa che non è avvenuta negli eventi realizzati». Non è riuscito inoltre, «a coinvolgere sufficiente personale qualificato e strutture adatte per conferire, agli eventi, servizi professionali ed adeguati». Osservazioni sono arrivate anche sulle caratteristiche della pista “Di Prampero”, tracciato che, va detto, è stato “costruito” proprio secondo le indicazioni fornite dalla Fis.

«Dal punto di vista tecnico-sportivo – aggiunge Skardaal – e in comparazione con le altre località di Coppa del Mondo femminile, la pista di Prampero è molto lunga e piuttosto piana, senza una variazione significativa, elemento che rende difficoltosa la realizzazione di una traccia che sia attraente e stimolante sia per gli atleti che per l’intrattenimento degli spettatori e del pubblico televisivo».

Ecco, infine, l’ultimo punto della lettera della Fis: «Il dipartimento di organizzazione sportiva lavora con passione, tuttavia il team è molto piccolo e vulnerabile se confrontato con situazioni inaspettate ed “estreme”, come ad esempio il cattivo tempo e le condizioni difficili». Cinque ragioni che hanno convinto la Fis a bocciare Tarvisio.

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