Contenzioso su La favorita: si valuta un ulteriore ricorso

SPILIMBERGO «Nella quasi ventennale controversia che vede contrapposto il Comune di Spilimbergo alla società La Favorita per la gestione del bar, pizzeria, ristorante, a oggi – in virtù della...

SPILIMBERGO

«Nella quasi ventennale controversia che vede contrapposto il Comune di Spilimbergo alla società La Favorita per la gestione del bar, pizzeria, ristorante, a oggi – in virtù della sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto le istanze della società – sono irrevocabili la natura locatizia del contratto, la determinazione del canone mensile (all’epoca un milione di lire), la sua immutabilità, il fatto che il prefabbricato annesso alla piscina destinato a bar è compreso nella locazione e, infine, il fatto che il Comune deve rifondere alla conduttrice la somma di 192 milioni di lire per spese straordinarie già riconosciute con sentenza del tribunale di Pordenone: ogni altra questione è oggetto di ulteriore valutazione da parte del giudice superiore». Lo sostiene l’avvocato Antonio Raffo che, con le socie Ongaro e Beccaro, sta valutando la possibilità di ricorrere nuovamente in Cassazione contro la recente sentenza della Corte d’appello.

Le amministratrici della società stanno valutando anche la possibilità di citare in giudizio il Comune per ottenere il risarcimento dei danni per il mancato utilizzo, nei mesi estivi, del bar annesso alla piscina. «Nel 1994, l’allora sindaco – si rileva – sostituendo il lucchetto del cancello, impediva ai gestori della società La Favorita di accedervi e svolgere qualsiasi attività». Da qui il danno economico.

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