Consorzio di bonifica, gli indagati valutano riti alternativi

Udienza interlocutoria, ieri mattina, dinanzi al gup Eugenio Pergola, per gli ex amministratori del Consorzio di bonifica Cellina Meduna, accusati di peculato. L’ex presidente Americo Pippo (difeso...
Militari della Guardia di Finanza durante un'ispezione in una foto d'archivio. Nei primi sei mesi dell'anno le entrate evidenziano un calo pari al 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. ANSA/CESARE ABBATE
Militari della Guardia di Finanza durante un'ispezione in una foto d'archivio. Nei primi sei mesi dell'anno le entrate evidenziano un calo pari al 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. ANSA/CESARE ABBATE

Udienza interlocutoria, ieri mattina, dinanzi al gup Eugenio Pergola, per gli ex amministratori del Consorzio di bonifica Cellina Meduna, accusati di peculato. L’ex presidente Americo Pippo (difeso dagli avvocati Marco Zucchiatti e Paolo Dell’Agnolo), i due ex direttori generali Marcello Billè (difeso da Antonio Malattia e Renzo Borean) e Giorgio Maruzzi (difeso da Ernesto De Toni) hanno anticipato di essere orientati alla discussione con rito abbreviato. Ma l’istanza non è stata formalizzata. La segretaria di Pippo, Daniela Falcone, assistita dall’avvocato Maurizio Conti, sta valutando se ricorrere a riti alternativi o andare a dibattimento. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 5 giugno. La Procura di Pordenone ritiene che con i soldi del Consorzio Cellina-Meduna siano stati pagati rimborsi non dovuti per spese personali per poco più di 73 mila euro fra il 2008 e il 2014. Gli inquirenti contestano i al presidente Pippo, che ha vistato i rimborsi, e alla sua segretaria Falcone, che portava in ragioneria l’elenco delle spese del presidente, l’accusa di peculato per tale somma. I due ex dg, invece, sono accusati di peculato in concorso con Pippo per l’utilizzo dell’auto aziendale assegnata loro dal presidente e per altri benefit, secondo l’accusa non previsti dal contratto né autorizzati.

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