Consiglio regionale, farmacia e salmone tra gli scontrini contestati dal pm

Accertati alcuni acquisti fatti in ferramenta e dal macellaio. Tra le spese anche la riparazione di un telecomando auto

UDINE. Correre da un capo all’altro della regione per essere il più possibile tra i cittadini. E parlare fino a sgolarsi in Consiglio o in commissione. Ci saranno anche giornate in cui serve un cachet per il mal di testa o una pastiglietta per la gola. Chissà. È lecito pensare a qualunque cosa, tanto i consiglieri regionali restano trincerati dietro la privacy, la loro.

Ci sono però gli scontrini. Che raccontano di acquisti fatti in farmacia e rimborsati dalla Regione, con i soldi ai gruppi. Le cifre non sono da capogiro, i ticket sono almeno due, entrambi da 80 euro ciascuno, uno riconducibile al Pdl e uno al Pd. È solo una delle novità che emerge dalle due inchieste sulle spese degli otto partiti accomodati in Consiglio. Dettagli che si moltiplicano, come un rimborso per 10 centesimi spesi in una tabaccheria e un altro da 1,20 euro per un pettine. Comprato in Croazia.

La Corte dei conti è in attesa delle notifiche degli inviti a giustificare la quasi totalità delle spese effettuate nel 2011 con le risorse per la rappresentanza – quasi 885 mila euro –, inviti spediti agli otto capigruppo e a Paolo Ciani (Fli) e Alessia Rosolen (Un’Altra Regione) che rappresentando partiti distinti hanno propri bilanci.

Sul fronte della Procura, invece, il pm Federico Frezza sta esaminando l’utilizzo di tutte le somme a disposizione dei gruppi nel 2011, per oltre 2,6 milioni. E ieri ha concluso l’esame degli ultimi mesi del 2011. Gli indagati restano 19, un consigliere regionale su tre, ma le inchieste non sono concluse. Il pm – è un’ipotesi concreta – potrebbe decidere di acquisire anche la rendicontazione dei partiti riferita al 2012. Nel frattempo ogni giorno porta un nuovo particolare.

Lega e Pd per i bimbi

Non ci sono riscontri sul 2011 come anno boom per le nascite. C’è un indizio, però, che viene dal Consiglio dove gli acquisiti per bimbi sono almeno due, uno della Lega e uno del Pd. Un seggiolino dal costo di circa 90 euro è tra i rimborsi a qualche leghista. Ma spunta anche un altro scontrino, da circa 300 euro, emesso dal negozio “La Cicogna” che vende articoli per neonati e bambini e ha un punto vendita anche a Trieste.

Il ticket è tra quelli del Pd, non è riferito a un consigliere in particolare ma è mescolato tra le spese indistinte del gruppo. Non è un regalo di Natale a un dipendente dei democratici, omaggi che l’ex capogruppo del Pd Gianfranco Moretton ha già ammesso come prassi. È sì un regalo, ma risulta essere stato fatto a una collaboratrice dei consiglieri appena divenne madre.

Ferramenta e “fai da te”

Il negozio è il Bricofer che ha diversi punti vendita in regione, da Trieste a Udine fino a Pordenone. Ferramenta, giardino, casalinghi, arredo-bagno sono tra i prodotti in vendita. Uno scontrino è del Bricofer, di circa 50 euro, riferibile alla Lega. Solo il Carroccio sa cos’è stato acquistato.

La macelleria

Oltre al racconto di Alessandro Tesolat (Udc) sulla grigliata organizzata con un gruppo di alpini, i talloncini staccati in macelleria sono più d’uno. Dalle inchieste emerge che uno fa parte dei rimborsi del Pd, per circa 40 euro.

Il telecomando dell’auto

Dopo le gomme da neve, il tagliando dell’auto, la riparazione a un trattore, spunta anche un’aggiustatina a un telecomando. Il dispositivo è quello di un’automobile e forse le necessità erano quelle di ripararlo e sostituire la batteria. Costo dell’operazione tra i 100 e i 150 euro. Gruppo rimborsato, quello del Pdl.

L’iPhone

È di certo tra le compere meno disinvolte e più facili da giustificare. Il modello è forse il 4, di sicuro si tratta del cellulare della Apple e la fattura rimborsata appartiene al Pdl.

La farmacia

Come detto gli scontrini sono almeno due, entrambi per circa 80 euro. Restano top secret gli articoli acquistati e la città. Le indagini svelano però che i partiti che hanno autorizzato l’indennizzo sono due, il Pdl e il Pd.

Salmone: 800 euro

Nello svolgersi di tutti gli accertamenti fatti da magistrati e Guardia di Finanza il palesarsi di buongustai è già noto. Oltre al pesce acquistato per la vigilia del Natale 2010, per pasteggiare a base ostriche, aragosta, branzini e capesante, il nuovo indizio porta a un’abbondante spesa di salmone, solo salmone, per 800 euro

Non è ancora dato sapere a quale partito sia riferito lo scontrino. Dalle informazioni filtrate, però, sembra che quel rimborso non sia nè tra le carte del Pdl, nè tra quelle del Pd e nemmeno riferibile alla Lega.

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