Confindustria, si chiude l’era di Adriano Luci

In Confindustria Udine sta per finire l’era Luci. Il presidente Adriano Luci presto infatti lascerà l’incarico di presidente, ruolo assunto nel 2007 e poi confermato dopo la prima scadenza triennale. Già la prossima settimana si svolgerà una riunione del direttivo nel corso della quale sarà definita la tempistica per l’elezione del successore, elezione che comunque non dovrebbe slittare oltre il 20-22 luglio.
A margine delle riunioni ufficiali si stanno già tenendo numerosi incontri, anche alla luce del lavoro svolto dal “comitato dei saggi” (composto da Alberto Toffolutti, Cristina Papparotto e Giovanni Fantoni) voluto proprio per l’individuazione del successore di Luci. E per ora l’unico nome che emergerebbe con una certa forza sarebbe quello di Matteo Tonon, uno degli attuali vicepresidenti e già presidente dei Giovani di Confindustria Udine.
Intanto Luci, che ha retto la Confindustria friulana in uno dei periodi più segnati dalla crisi, ha voluto iniziare ieri i suoi incontri di commiato, salutando prima di tutti l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato. Nel 2007 Luci incontrò per primo proprio l’allora arcivescovo monsignor Pietro Brollo, a sottolineare l’impegno dell’industria nella valorizzazione della dignità del lavoro e nella centralità della persona. E così a distanza di sei anni Luci ha inaugurato il suo giro di saluti finali recandosi in Arcivescovado per ringraziare monsignor Mazzocato per l’attenzione che, pure in occasione di incontri con lo stesso presidente Luci e con il Consiglio direttivo uscente di Confindustria Udine, ha sempre dedicato ai temi del lavoro e del ruolo sociale dell’impresa.
L’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione, non senza preoccupazione, della delicata fase economica attuale che, anche qui in Friuli, sta avendo pesanti riflessi su imprese, imprenditori, dipendenti e le loro famiglie.
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