Concrete, via libera al concordato

Aviano, l’assemblea dei creditori approva. L’attività ripartita dopo la cessione di un ramo d’azienda

AVIANO. Per un’azienda che lascia, Lavorazioni Inox del gruppo Sassoli, spostata nelle scorse settimane a Villotta di Chions, ce ne è un’altra per la quale il concordato preventivo ha ottenuto la maggioranza dei voti favorevoli del creditori. Stiamo parlando della Concrete di Aviano, nata nel 1991 e divenuta leader nel settore dei manufatti prefabbricati: nei mesi scorsi il tribunale aveva accolto la richiesta di concordato preventivo, con la cessione di un ramo d’azienda ad una altra ditta, la quale aveva rilevato anche 10 dipendenti sui 24 totali. L’azienda era, quindi, ripartita con l’attività e si attendeva l’omologa del concordato. Nelle scorse settimane c’è stata l’adunanza dei creditori la quale, con l’88 per cento dei voti favorevoli, ha dato il via libera all’operazione. Ulteriore passo adesso è l’udienza di omologazione della proposta concordataria. I quattordici dipendenti per ora non riassorbiti sono in cassa integrazione straordinaria.

Ha lasciato, invece, definitivamente la zona produttiva avianese Lavorazioni Inox (ex Pressben), come da programma annunciato a fine luglio dal gruppo Sassoli, il quale ha voluto concentrare l’attività nello stabilimento di Villotta. Un trasferimento rimandato di qualche mese per una serie di cause, ma che è cominciato nei primi giorni di dicembre. Attualmente gli oltre quaranta addetti avianesi, quasi tutti della zona pedemontana, lavorano nel nuovo impianto produttivo di Villotta. Confermato anche il ricorso al contratto di solidarietà su cui azienda e sindacati si sono confrontati nei mesi scorsi. Contratto per due anni rinnovabile.

L’altra azienda di rilievo della zona industriale di Aviano è l’Infa, la quale appartiene anch’essa al gruppo Sassoli, con 125 dipendenti, operante nel settore dell’elettrodomestico e dell’auto. Accanto a queste realtà dai grandi numeri, ci sono anche un’azienda tessile, alcune produzioni artigianali ed un macello. Una zona produttiva che risente non poco della crisi. Proprio per questo, l’amministrazione comunale nei mesi scorsi aveva sospeso la revisione del regolamento di assegnazione dei lotti ed alcuni altri provvedimenti: ogni decisione è stata rinviata a tempi migliori. Pur essendoci lotti disponibili alla vendita non ci sono state negli ultimi anni manifestazioni di interesse. Per cui si è deciso, per ora, di non procedere.

Donatella Schettini

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