Concordato Presotto spa in bilico Bocciatura da Erario e Comune

Conto alla rovescia per i voti. Sì dei lavoratori: mancano altre due classi di creditori, esito fra 20 giorni



Il concordato della Presotto spa, storico mobilificio di Brugnera, è in bilico. I creditori, però, hanno ancora 20 giorni di tempo per votare. Se sarà raggiunta, entro il 25 febbraio, la maggioranza di sì da parte di tre classi di creditori su quattro, il concordato passerà. In caso di bocciatura, invece, si profilano altri scenari: potrebbe anche rischiare il fallimento. I voti si pesano in base al credito vantato.

Il punto

Lo stato passivo di Presotto spa ammonta a 30 milioni e i creditori sono in tutto circa 700. Ieri mattina in tribunale, dinanzi al giudice Roberta Bolzoni, il commissario giudiziale Alberto Poggioli ha fatto il punto con l’assemblea dei creditori. Il 21 novembre la votazione era stata sospesa e il giudice Bolzoni aveva invitato l’azienda a aggiornare la proposta di concordato. Il commissario giudiziale Poggioli, infatti, aveva notato che circa mezzo milione di euro di debiti per tfr ai fondi complementari era stato inserito fra i debiti previdenziali, mentre doveva essere indicato come debito per i dipendenti. Il 14 dicembre la società Ibla Capital, che ha acquisito la maggioranza di Presotto, avvalendosi dell’advisor legale Enrico Bevilacqua e del consulente finanziario Renato Bogoni di Padova, ha presentato una proposta rivista che prevede anche la copertura dei 500 mila euro. I creditori hanno cominciato a votare già a gennaio.

Lavoratori a favore

Ha votato a favore della proposta aggiornata quasi il 60 per cento dei lavoratori, la prima delle quattro classi di creditori. I dipendenti saranno pagati al 100 per cento, a rate, nell’arco di due-tre anni. I loro crediti ammontano a 4.496.000 euro. Votano per 855.000 euro. Finora sulla bilancia del sì il concordato conta 491.000euro. Sono 118 i dipendenti in forze alla Presotto spa di Brugnera. Da quando è cominciata la procedura per il concordato, a gennaio, stanno finalmente ricevendo lo stipendio, ma sono rimasti senza salario dai 6 agli 8 mesi, a seconda dei casi.

IL FRONTE DEL NO

Ieri, all’assemblea dei creditori, c’è stato invece un no pesante, quello dell’Agenzia delle entrate, che ha accumulato crediti fra Iva e imposte per quasi due milioni di euro. Contrario alla proposta di concordato anche il Comune di Brugnera, nelle cui casse mancano all’appello 519 mila euro di Imu sui capannoni della Presotto spa. No anche da parte dell’Inail, mentre l’Inps non si è ancora pronunciata. Il voto non espresso, in base alla nuova normativa vigente, equivale a un voto contrario. La classe Erario e Istituti previdenziali vale complessivamente 5 milioni e 498 mila euro, i voti contrari si attestano finora sui due milioni di euro.

il 5 per cento

Va detto che fatta eccezione per i dipendenti, tutti gli altri creditori recupereranno solo il 5 per cento delle somme fra 5 anni. In caso di crollo improvviso della produzione, potrebbero peraltro non vedere un centesimo. L’amministrazione comunale di Brugnera riceverebbe quindi nella migliore delle ipotesi solo 25.950 euro, invece che i 519 mila euro. È chiaro che in questa prospettiva gli enti pubblici abbiano espresso perplessità.

LE CLASSI DECISIVE

Saranno decisivi i voti delle ultime due classi di creditori la cui maggioranza ancora non si è pronunciata. Fra i privilegiati (3.584.000 euro), ha votato a favore il 30 per cento (1.080.000 euro), fra i chirografari (7.132.000 euro) ha detto sì quasi la metà (2.915 .000 euro). —



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