Concordato Polese, sciolta la riserva Il tribunale omologa

Via libera dal tribunale di Pordenone al concordato preventivo della Polese spa, storica impresa di costruzioni di Sacile. Il tribunale di Pordenone presieduto da Lanfranco Maria Tenaglia, a latere i giudici Roberta Bolzoni e Lucia Dall’Armellina (relatore) ha sciolto la riserva e ha emesso il decreto di omologa, respingendo le opposizioni pervenute.

I giudici hanno ritenuto infondate le censure dell’azienda sanitaria del Friuli occidentale (Asfo) e della Tecno 4S srl, che avevano presentato opposizione. Il tribunale ha condannato entrambe alla rifusione delle spese processuali sostenute dalla Impresa Polese spa, liquidate in 3.500 euro per ciascuno.

Il tribunale ha evidenziato che «la proposta di concordato è in continuità aziendale diretta e si propone il superamento dello stato di insolvenza, oltre che sulla liquidità generata dai flussi di cassa» anche sulla dismissione degli immobili non strategici per la continuità aziendale. In ragione di ciò non è stato nominato un liquidatore giudiziale, ritenuto non necessario. Spetterà ai due commissari giudiziali – sono stati riconfermati nel loro ruolo Federico Borean e Luigino Marson– vigilare sulle operazioni liquidatorie.

La proposta di concordato ha ricevuto parere favorevole da una maggioranza schiacciante dei creditori: 71,37%, per un ammontare complessivo di voti per 11.194.526,72 euro. Il tribunale, oltre al voto dei creditori, ha esaminato il parere motivato «con il quale i commissari hanno espresso il proprio parere favorevole, verificando che il programma concordatario consentirà il pagamento integrale delle spese di procedura e funzionamento della società, dei debiti privilegiati, e dei debiti chirografari nella misura del 30,13%».

La proposta di concordato prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati (dipendenti, professionisti, artigiani ed Erario) e della procedura. I commissari hanno prudenzialmente modificato la misura di soddisfazione dei crediti chirografari a seguito dell’emergenza coronavirus.

L’Impresa Polese spa si è avvalsa della consulenza dello studio Renato Bogoni di Padova per gli aspetti finanziari e dell’avvocato Enrico Bevilacqua, invece, per i profili legali. «C’è soddisfazione da parte di tutti per il provvedimento di omologa del tribunale», ha commentato l’advisor legale. La vendita degli immobili prevista nel piano di alienazioni è già cominciata, con valori di realizzo significativi.

Polese spa ha voluto ringraziare «tutti coloro che hanno creduto nella società e le hanno dimostrato giorno per giorno la propria fiducia: dipendenti, collaboratori, professionisti, subappaltatori, fornitori, enti pubblici e privati, istituti di credito». —



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