Con Riccardo e Renata il paese in un clic

MORTEGLIANO. Riapre, dopo lifting ai locali, Foto Viola in via Udine. Sabato alle 17 l’inaugurazione: «Si farà un brindisi con tutti gli amici», spiegano Riccardo Viola e la figlia Renata, che presenteranno il nuovo look del negozio-laboratorio, realizzato su progetto di Edi Masotti della Interior Designer di Coseano. Se la meritava questa chicca, lo studio Viola, che da 55 anni documenta storie di persone, famiglie, manifestazioni e soprattutto luoghi d’arte e produzioni artistiche dal Friuli.
Riccardo ha uno sterminato curriculum di collaborazioni con le più prestigiose istituzioni culturali, ha firmato un’infinità di cataloghi, documentando esposizioni dei migliori artisti. A Mortegliano o nei paesi più e meno vicini tutti hanno in casa un album Viola con i ricordi più cari: nozze, comunioni, battesimi, singoli ritratti a fissare immagini o momenti destinati a durare.
Dappertutto lo si è visto, Riccardo, armato di macchina fotografica e dell’immancabile sorriso, discreto e preciso, a feste e manifestazioni. Ma non è stato raro sorprenderlo a fotografare per conto suo la realtà dei paesi, le produzioni, le case, il paesaggio: aspetti che, come il vino buono, si apprezzano nel tempo e mostrano come siamo cambiati. È stato il primo a partire, autorizzato, per fotografare i dolorosi effetti del terremoto del ’76.
Quanti pezzi in archivio? Impossibile contarli. Riccardo si è formato a Spilimbergo nello storico studio di Stanislao De Rosa. Dalla natia Rivignano, lo ha attirato (perché vi esercitava un solo altro fotografo ed era più vicina alla città) Mortegliano, dove ha messo su negozio e famiglia. Molte le collaborazioni. Ha lavorato per il Centro di catalogazione di villa Manin, su chiese in particolare; per i Civici musei e Museo diocesano di Udine; innumerevoli le immagini per la Società filologica friulana, in particolare sui Numeri unici.
Ha operato a supporto del Centro friulano arti plastiche, del Museo diocesano di Pordenone, della Deputazione di storia patria per la recente collana sulle chiese, sostenuta dalla Fondazione Crup e diretta da Giuseppe Bergamini. Fino al catalogo su Nando Toso, a corredo della mostra attuale a Udine in Sant’Antonio. Il tutto con l’irrinunciabile collaborazione di Renata che, delle due (Barbara ha scelto altra strada), è la figlia d’arte cui ha trasmesso passione e raffinata professionalità.
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