Comunali di Udine, ecco la squadra di De Toni: 20 uomini e 20 donne
«Le persone fanno la differenza» il motto della campagna. «Abbiamo un progetto credibile di rilancio del capoluogo»

Accanto a un simbolo che raffigura «un germoglio con quattro foglioline, pronto a svilupparsi se ne avremo cura, c’è un gruppo di persone che trasmette freschezza, entusiasmo, voglia di fare».
Così il candidato sindaco del centrosinistra ha svelato i nomi di chi comporrà la sua lista, che assieme a quelle di Pd, Terzo Polo e Verdi-Sinistra Possibile, andrà a formare la coalizione.
De Toni ha scelto di farsi affiancare dalla candidata più giovane, la diciannovenne Elisa Fedele, e dalla capolista, Rita Nassimbeni, già assessore con la giunta di Sergio Cecotti. Alle loro spalle tutti gli altri candidati, venti donne e venti uomini. Alcuni volti nuovi, altri conosciuti non per le esperienze politiche ma per l’attività professionale (saranno rappresentati tutti i quartieri della città e tutte le fasce d’età, dagli under 20 agli over 70), altri ancora con alle spalle mandati amministrativi come Alessandro Tesolat in Regione, Lorenzo Croattini, Federico Pirone e Lorenzo Patti in Comune.
L’esordio di Elisa
È toccato alla più giovane in lista aprire la presentazione: «Sono qui per due ragioni principali. La prima riguarda i giovani e la politica. Sempre di più quest’ultima rappresenta per i miei coetanei qualcosa di lontano, di inutile, verso la quale provare sfiducia. Questo perché spesso la politica non tocca argomenti di interesse per i giovani, che anziché stimolati si sentono messi da parte.
L’atteggiamento passivo, però, non è una vera forma di protesta e non rappresenta una soluzione, ed è per questo che ho deciso di mettermi in gioco – ha spiegato –. Il secondo motivo è dato dal fatto che Udine è una città con del potenziale anche per noi giovani, ma finora non è stato sfruttato adeguatamente. De Toni si è dimostrato una persona capace di ascoltare la voce di chi vuole cambiare le cose».
Le parole di Nassimbeni
Richiamando l’esperienza (positiva) vissuta ai tempi della giunta Cecotti, Nassimbeni si è espressa così: «Conosco De Toni da anni, so che è un ingegnere, quindi un uomo del fare. È anche un professore, e i bravi professori sono quelli che seminano il terreno, predisponendolo al futuro. Credo che il suo compito e il nostro sia quello di preparare la città al futuro, di corazzarla nei confronti delle difficoltà che ci saranno. Sono certa che con De Toni ci riusciremo».
La visione di De Toni
Come già successo in altre uscite ufficiali, l’ex rettore ha saputo regalare discorsi motivazionali, arricchendoli con citazioni e definizioni. Rivendicando la scelta di una capolista donna, «non è casuale, in quanto il buongiorno della parità di genere si vede dal mattino», ha speso parole lusinghiere verso i suoi candidati, definendoli «competenti, preparati, qualificati».
E se il motto di questa campagna elettorale sarà «le persone fanno la differenza», De Toni si è soffermato sul simbolo della sua lista, sinonimo di cambiamento, sostenibilità, molteplicità e innovazione: «Quattro foglie stilizzate, quattro tonalità di verde, quattro liste a formare la coalizione: il quattro è un numero cosmico, magicamente universale. Oggi nasce una speranza, e il suo futuro dipende da noi.
La lista si propone con un progetto credibile di rilancio di Udine, nella consapevolezza delle proprie potenzialità, dei propri principi etici e delle proprie visioni di cambiamento». Un percorso, quello di De Toni in politica, appena cominciato, ma che ha già prodotto un primo risultato: «Sto scoprendo la vocazione di impegnarmi per il bene pubblico».
Una lista, più liste
Nella compagine di De Toni confluiscono diverse anime civiche, movimenti politici e associazioni: Convergenza per Cecotti (Nassimbeni), Innovare (Pirone), Siamo Udine (Patti), Patto per l’Autonomia (Stefania Garlatti Costa), Cittadini (Antonella Eloisa Gatta), Psi (Stefano Nazzi), Costruire Futuro (Daniela Vismara), Coesis (Tesolat) e Illumina (Paolo Ermano). «Una lista con una storia e con un futuro – ha commentato De Toni –. Un mosaico di nove tasselli di provenienza e colore diversi. Ma si sa, l’innovazione nasce dalla diversità».
Il passo indietro
Avrebbe dovuto essere Pirone il capolista, ma è stato lui stesso a voler fare un passo indietro per lasciare il posto a Nassimbeni. «Una scelta condivisa dalla lista a favore di una persona estremamente capace, che ha saputo fare molto bene da assessore. Mi sembrava giusto precisarlo, per trasparenza». Detto questo, Pirone, non ha perso l’occasione per lanciare una frecciata al sindaco uscente Pietro Fontanini: «In due delle liste che lo appoggiano compare il nome del presidente della Regione Massimiliano Fedriga. Evidentemente Fontanini ha bisogno di un tutor perché non si sente abbastanza forte, in quanto consapevole di aver governato male la città. Da parte nostra – ha concluso – l’unico tutor sarà la vicinanza, la partecipazione dal basso e i valori che rappresentiamo. Qui si fa una nuova Udine, autonoma, capace di dialogare con la Regione, ma senza bisogno di tutor esterni».
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